E’ uscito King of Limbs dei Radiohead!

E’ uscito King of Limbs dei Radiohead!E’ la terza volta che riscrivo questa recensione. E le ho provate davvero tutte; lo giuro. Ho cercato di pormi negativamente pensando che il disco fosse l’ennesimo tentativo di stupire con suoni e arrangiamenti un po’ azzardati. Oppure a mettere in risalto le enormi capacità del gruppo, soprattutto in quei momenti in cui raggiungono un perfetto equilibrio – tra presenza/assenza di ogni strumento – che rende la musica un esperienza in cui immergersi completamente, anziché qualcosa da ascoltare passivamente (alcuni definirebbero questo processo “sublimazione”, ma meglio non approfondire).

La verità è che King of Limbs è un disco dei Radiohead a tutti gli effetti (bravo, bella scoperta!). E a mio parere è un disco “azzeccato”. Si tratta di un ritorno sulla strada intrapresa con KID A e AMNESIAC, ma gli strumenti (voce compresa) sono più fluttuanti, un elettronica sinuosa e ammaliante che prima ci rapisce ma poi si nasconde.

Questa sensazione straniante si rende fin dalle prime note di “Bloom”; il pezzo apripista sfoggia una base jungle che definire inusuale sarebbe riduttivo, ma il basso di Greenwood tiene in piedi e fa quadrare la struttura della composizione.

Nel secondo pezzo, dal titolo “Morning Mr Magpie”, si sentono per la prima volta le chitarre, con un notevole intreccio armonico nel ritornello. E’ la volta di “Little by Little”, che entrerà facilmente tra le favorite dei sostenitori del gruppo per la linea melodica in puro stile Radiohead.

Gli episodi migliori sono però da cercare (secondo il sottoscritto) tra le canzoni che chiudono il lavoro: “Lotus Flower” (primo singolo estratto), “Codex” e “Separator” sono tre gemme che dimostrano come il gruppo non abbia più bisogno di urlare le proprie emozioni ma riesca comunque a colpire l’ignaro ascoltatore con tracce dal forte impatto emotivo. Certo è che, se vi aspettavate schitarrate sulla scia di THE BENDS o OK COMPUTER, rimarrete delusi da questo disco. Ma per quelli che credono non ci siano standard a cui attenersi quando si parla di “fare musica”, questo disco sarà una piacevole scoperta, quasi qualcosa di erotico. I freudiani direbbero: “Ma si tratta di sublimazione!”. Giusto. E’ proprio la parola che cercavo.

 

GUARDA SU YOUTUBE: Radiohead – Lotus Flower

 

 

Degrassi Gabriele

 

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