Educazione geografica

Educazione geograficaSpesso nei telegiornali, nei programmi tv ci è capitato di sentire alcune interviste di giovani riguardo alle conoscenze geografiche. Ci siamo stupiti nel sentire che molti giovanissimi ignoravano le più elementari conoscenze geografiche. Alcuni non conoscevano le capitali dei principali stati, ignoravano l’esistenza di alcune città, non sapevano cosa significava laguna, promontorio, arcipelago. L’ignoranza geografica ci ha scioccato enormemente. Evidentemente si tratta di una materia trascurata, eppure i giovani amano viaggiare. L’insegnamento della geografia non dovrebbe essere ignorato e dovrebbe essere fatto in modo preciso, seguendo un metodo infallibile. Per insegnare la geografia bisognerebbe non fossilizzarsi sui libri di testo o su internet densi di nozioni e cifre e concentrarsi più semplicemente sulle carte geografiche. Si dovrebbe avere costantemente la cartina della zona oggetto di studio sotto gli occhi. Con la cartina alla mano tutto sarebbe più agevole. Le zone di montagna sarebbero ben in evidenza. Inoltre si dovrebbe seguire la logica. Infatti se una zona è molto montagnosa evidentemente ha molti pascoli e numerosi allevamenti di bestiame che producono latte, formaggi, ecc., e quindi le industrie alimentari sarebbero quelle più diffuse. Nelle zone africane a clima torrido e tropicale è chiaro che avremo piante di banane, caffè, cacao. Le coste eccessivamente frastagliate, visibilmente evidenti sulla carta, non darebbero vita a molti porti e approdi naturali. Nelle zone mediterranee è chiaro che prevale la vegetazione mediterranea con piante come il rosmarino, il larice ecc. Sulla carta è più facile imparare i confini, individuare le città e le città capitali. Con un po’ di impegno si potrebbe studiare tutto esclusivamente sulla carta e studiare sui testi e su internet solo le forme di governo e la realtà sociale della zona interessata. Gli insegnanti dovrebbero introdurre i piccoli studenti su questa strada, sulla strada della facile assimilazione geografica. La memoria fotografica in alcuni casi può essere veramente di grande aiuto. Alcune cose si possono capire a livello intuitivo. Ad esempio nelle zone desertiche si possono trovare solo piante resistenti al caldo e capaci di stare a lungo senza acqua. Insomma studiare la noiosa geografia potrebbe essere un piacevole gioco da ragazzi. Con il tempo potrebbe nascere anche una passione. In fondo l’uomo è sempre stato assetato di conoscenze.

 

Ester Eroli

 

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