Erika la prima attrice androide

Nel nostro tempo possiamo fare un lieto annuncio, è nata Erika la prima attrice androide completamente. Una notizia che da le vertigini che sconvolge la tranquillità del nostro cervello. Una donna creata ad immagine e somiglianza umana in un convenzionale laboratorio. Il primo robot androide è stato creato da uno scienziato giapponese di Osaka. Lui prima aveva  ricreato se stesso un uomo di 56 anni, e poi la figlia piccola di cinque anni. Un esperimento ben riuscito. Per creare il robot si è avvalso del modello delle varie miss universo. A riassunto tutte le modelle e la loro bellezza super in un unico esemplare perfetto. Le fotomodelle hanno fatto da soggetti. In questo modo si potrebbero riprodurre a ripetizione mille modelle identiche. Il Giappone già vanno a ruba mille bambole per gli uomini. Erika rappresenta una novità perché recita in un film e parla solo che non ha sentimenti. La protagonista androide non conosce amore, pietà, rispetto. Forse siamo divenuti anche noi privi di sentimento e ci adattiamo a questa realtà arida e spettrale come un film distruttivo di fantascienza dove l’umanità viene distrutta. Un giorno gli androide forse sconfiggeranno i terrestri con una mossa tattica. L’uomo crea da solo i suoi potenziali nemici per andare diritto verso l’autodistruzione.

L’approccio con la donna robot è diverso, non conosce l’amore in tutte le sue sfumature, manca di passione, non sa cosa sia la gelosia, non stuzzica con la sua perfidia l’orgoglio maschile. Naturalmente non accetta corteggiamenti, bigliettini d’amore, sospiri. Un uomo non può perdere la testa per lei, è costretto a restare razionale. Tutto è sotto controllo. Non esiste galanteria.

Lo svantaggio è che manca il cuore. Dobbiamo ascoltare più il cuore che non produce il sapore amaro della cicuta che gli scienziati ci vogliono per forza far bere.

 

Ester Eroli

 

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