Erulo Eroli, un pittore poco noto

Un pittore poco rinomato è Erulo Eroli, figlio del marchese Pio. Suo padre era scultore e abile nella lavorazione dell’avorio. Dopo il ginnasio seguì una scuola d’arte e si specializzò nella ceramica, nella vetrata, nell’arazzo. Aprì uno studio a via RIpetta a Roma e poi si trasferì a via del Babbuino. Qui realizzò un vero laboratorio, frequentato da esperti, di arazzeria. Il laboratorio richiamò vari personaggi del mondo dell’arte e della cultura, aristocratici e non. La stessa Regina Margherita commissionò dei lavori. Nonostante i vari riconoscimenti la critica lo ignorò, anche perché molte opere andarono perdute. Il laboratorio che vedeva la collaborazione anche di due sue nipoti, fu un fiorente centro di produzione di arazzi. Erulo sapeva armonizzare i colori e lavorare bene i tessuti, infatti ottenne ad Anversa la medaglia d’oro per i tessuti. Spesso si restauravano anche vecchi arazzi. Il laboratorio era una specie di galleria d’arte. Infatti Erulo non si dedicò solo agli arazzi. Fu anche pittore e Presidente della Società degli Acquarelli. Quello che ci colpisce è che affrontò vari temi e vari metodi di lavorazione. Il tema religioso lo troviamo in primo piano, ma nella sua produzione compaiono altre tematiche come il risorgimento, l’arte militare ecc. fece anche ritratti di personaggi, paesaggi ad acquarello passando da una tecnica all’altra. Una delle sue opere più amate è il “sogno della moglie di Pilato”.  Gli arazzi furono sicuramente la sua passione e vi si dedicò con trasporto rivelando una notevole propensione per questo genere di attività. Si spense nella sua Roma nel 1916. E’ un pittore che va ricordato per il suo eclettismo. La sua irrequietezza lo portava a sperimentare varie forme artistiche a testimoniare che l’arte l’aveva nel sangue.

 

Ester Eroli

 

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