Estremi

Nel paesaggio armonioso della modernità spesso ci saltano agli occhi alcune note stonate. Bisogna sottolineare il fatto che la modernità è piana di contraddizioni e di eccessi. Si passa da un estremo all’altro senza via di mezzo. Si percorrono volutamente strade a senso unico, inerti che portano lontano. Come se l’umanità per un tacito accordo inespresso si sia decisa a percorrere la strada della bizzarria.

Un nuova moda, molto diffusa tra i giovanissimi impone di non lavarsi per diversi mesi. Invece fino  a pochi anni si faceva la doccia ogni giorno, dannosa anche per la pelle e la salute fisica. In passato chi mangiava fagioli e vegetali e non carne era giudicato una persona povera. Non si poteva dire di aver mangiato legumi. Le tavole ricche erano quelle che abbondavano di carne e di pesce. Ora si è dichiarata la guerra alla carne e si mangiano solo cibi vegetali con danno a lungo andare alla salute. Si dovrebbe invece scegliere una via di mezzo, diminuire il consumo di carne e aumentare quello dei vegetali.

Un nuovo modo di divertirsi è quello di fare tardi la notte, tirare fino all’alba. Anche in questo caso si dovrebbe trovare un modus vivendi e fare tardi ma non le ore piccole dove i pericoli in agguato sono sicuramente maggiori.

Un altro eccesso è quello di praticare tutti gli sport. Si costringono i bambini piccoli a seguire mille associazioni sportive dove si pretende che si distinguano per bravura, per capacità di integrarsi. Ma come si può seguire contemporaneamente più sport ed eccellere in tutti senza trascurare allenamenti e preparazione? Ci sono bimbi che fanno nuoto, canoa, palestra, tiro con l’arco cc.

Un altro eccesso è quello di costringere in certi ambienti di lavoro l’uso della giacca e cravatta, come se una persona indossando una cosa diversa, pur sempre elegante, perdesse strada facendo la sua cultura e preparazione, la sua gentilezza e puntualità, le sue belle maniere.

Un altro eccesso è quello degli uomini, sia giovani che maturi, che sembrano desiderare e volere tutte le donne, anche quelle che passano per strada. Le vogliono  pur continuando a comportarsi male, pur continuando ad essere meschini e bugiardi.

Questa società ci appare pervasa da sentimenti contraddittori destinati a non trovare soluzione. Dobbiamo ammettere a denti stretti che la gente non sa più quello che vuole.

Bisognerebbe trovare il giusto mezzo, invece di lavarsi tutti i giorni magari meno,  ma non cadere nell’eccesso opposto.

Dovremo cercare di essere affidabili non tanto per noi quanto per le generazioni future nostre eredi che traggono spunto dalla nostra condotta, forse troppo ambigua.

Dobbiamo essere in grado di chiarire i punti oscuri del nostro vivere e rispondere alle domande dei più piccoli.

 

Ester Eroli

 

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