Fannulloni

In molti ambienti di lavoro pubblici e privati spesso serpeggia nascosto un certo malessere. Ogni tanto qualcuno rende pubblico ai superiori il proprio disagio ma non sempre avviene. Ognuno vorrebbe avere una vita lavorativa normale, in grado di conciliarsi con la vita familiare. Una attività piena di considerazione e rispetto. Il mondo del lavoro invece appare spietato, privo di cortesia. Di solito non ci aiuta fra colleghi, chi ha diritto ad avere successo non fa carriera, chi è privo di risorse scalpita e freme impaziente per scalare le vette del potere e spesso ci riesce. Tutti inseguono solo il successo personale, vogliono farsi belli davanti ai superiori. Se qualcuno ottiene qualcosa viene colpito dalla invidia malefica dei colleghi che hanno dispetto o semplicemente non salutano più. La vittoria degli altri genera angoscia. Chi ha un avanzamento di carriera resta solo. La carriera genera gelosie, odio.


Ci sono poi dei casi in cui i datori di lavoro non danno lavori a dei gruppi di dipendenti, specie negli uffici amministrativi. Ci sono dei periodi vuoti di impegni. In quel caso i dipendenti cercano di ammazzare il tempo come possono. Leggono un libro, un giornale, parlano tra loro, discutono sugli argomenti del giorno,  stanno in silenzio davanti al pc. Per ironia della sorte i dirigenti li accusano di essere dei fannulloni. Usano incuranti parole odiose , ambigue. Sono frasi lapidarie che fanno male, distruggono la stima di sé. Il dipendente si sente un essere anonimo privo di dignità.

Molti sono i commessi, ecc che vengono chiamati con il nome di battaglia di fannulloni anche se si impegnano. In certi periodi dell’anno si lavora meno in altri di più. I fannulloni che hanno ricevuto l’impronta indelebile vengono guardati a vista dagli altri colleghi.

Al dipendente cosidetto fannullone non resta che rassegnarsi, alzare le spalle o digrignare i denti, scivolare nel buio.

In fondo sono le contraddizioni di certi sistemi che generano fannulloni e che poi li colpevolizzano. Eppure basterebbe poco per mutare la rotta, rendere più attraente il lavoro. Certo il lavoro non si materializza all’improvviso ma va creato giorno per giorno.

Al dipendente basta la purezza del suo comportamento impeccabile. Il resto sono solo chiacchiere.

 

Ester Eroli

 

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