FEDI

La parola fede viene dal latino nel senso di fedeltà e lealtà, fiducia. La fede può essere di vario tipo ma presuppone sempre la credenza fiduciosa in qualcosa o qualcuno, una intima convinzione, un atteggiamento positivo. La fede significa certezza, correttezza, speranza, impegno, rispetto, dignità, riflessione, salvezza, rettitudine. Avere fede non significa sempre legarsi a una religione, a una dottrina filosofica o morale. La fede presuppone pure abbandono cieco, fiducia cieca senza bisogno di spiegazioni, adesione completa a un messaggio, accettazione. La fede spesso appare legata a una scelta importante, fondamentale, necessaria per costruire il futuro per ripensare il passato. La fede include la carità, l’obbedienza, la docilità, la rivelazione, la purezza senza inganno, la credenza. Non per niente in passato al tempo dei romani il colore della fede simbolico era bianco, simbolo di purezza e limpidezza. La fede comporta in certi contesti sopportazione, umiltà oltre che lealtà e confidenza. Chi ha fede si affida con fiducia. Molti pensatori nel tempo si sono occupati di definire la fede. Nell’antico Egitto si portava al dito un cerchio simbolo di perfezione e di fede che poi è divenuta la attuale fede nunziale. Il concetto di fede si trova espresso in molte filosofie e religioni orientali oltre che in scuole di pensiero. Nei giovani di oggi la fede sempre scomparsa come la moderazione. I giovani si sono chiusi nel loro mondo fatto di materialismo, non hanno fede nei partiti, in Dio o altro, nella famiglia e nella amicizia. Sul volto dei giovani appare solo scetticismo. La fede non si usa più neppure per le nozze, quasi sempre si finisce per convivere abolendo tutti i rituali del matrimonio considerati sciocchi e superati Ci chiediamo prontamente come mai si registra questa forte mancanza di fede anche nella stessa provvidenza. Ultimamente le chiese sono vuote come pure le urne. La fede si è diluita, si è dispersa, si è stemperata. Ci sono giovani che non hanno fiducia neppure nei compagni di vita, temono tradimenti e inganni. L’unica certezza resta solo il possesso anche esso rivelatosi effimero. Il concetto di fede si è appesantito. I giovani avrebbero bisogno di un bagno di fede, di una iniezione di fiducia. La fede va a braccetto con la comprensione e il rispetto. I giovani però si sono ritrovati soli, con padri assenti, con politici infingardi naturalmente vocati all’intrallazzo, con madri vanitose prese solo dal lusso e dalla carriera. Nessuno è rimasto a guardia del focolare e i giovani si sono proiettati verso altri lidi dove la fiducia è svanita, è evaporata portando solo un pericoloso squilibrio sociale. Bisogna attivarsi e compiere nuovi atti di fiducia. Bisogna imparare a lavorare sulla intimità delle persone per evitare perversioni, astrazioni e deviazioni.


 

 

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