Fidanzamenti lunghi

Fidanzamenti lunghiEsiste una mentalità radicata per cui è fondamentale costituirsi una famiglia, quasi un diritto. Molti si piegano alle leggi di famiglia, dove sono esclusi scandali e bravate. Alcuni tengono ancora al cognome, apprezzano ancora la nascita di figli maschi. La famiglia rappresenta una salvaguardia, un pass, una protezione. Portare la fede al dito è ancora uno status simbol. In passato il matrimonio non era solo un’idea femminile. Certo le donne si sposavano per paura della solitudine, per non farsi definire nubili e acide. Gli uomini lo facevano per continuare la specie con una ragazza brava e di sani principi morali, per ampliare il patrimonio con la dote, magari scelta dai genitori. Difficilmente l’amore era connesso con le nozze. Molte nozze dipendevano da avidi calcoli. Dopo le nozze gli uomini continuavano l’atteggiamento libertino di sempre. Di solito i panni sporchi si lavavano in casa. Nessuno interrompeva il matrimonio, anche davanti a comportamenti ignobili. I fidanzamenti lunghi sia in passato che ai nostri giorni sono sempre stati a rischio. In passato quando per stanchezza, per libidine, per riluttanza un uomo tentava una via di fuga o si rifiutava di sposarsi con la fidanzata storica il malcapitato veniva costretto ad assumersi le sue responsabilità, non c’era altra possibilità che finire all’altare con le buone o con le cattive. Ci sono stati casi di ragazzi messi sotto torchio dai genitori, da fratelli e persino dai suoceri. Tutti cercavano di persuadere il fidanzato, che alla fine cedeva passivo. Il rancore, le rabbie, le minacce, i sospetti  e i dissidi venivano messi a tacere abilmente. Con il passare degli anni cresceva però il malcontento, soprattutto del marito costretto alle nozze che finiva per maltrattare d’impulso la moglie con rabbia e indignazione. Anche oggi avviene la stessa cosa. Molti fidanzati all’improvviso fanno dei goffi tentativi di fuga ossessionati dall’idea di lasciar perdere il patto del matrimonio . Molti adottano vari stratagemmi. Ai giorni nostri le crisi sono più frequenti, più velenose per un motivo ben preciso. I fidanzati anche giovanissimi cominciano da subito un rapporto strettissimo. Fanno viaggi lunghi insieme, sono insieme ogni momento, spesso convivono senza problemi. A lungo andare l’amore inebriante diventa un nodo pesante, che toglie libertà. In modo sorprendente ci si stanca subito. Alla stanchezza subentra la gelosia, il sospetto, il senso di colpa, le parole perfide. Ci si ferisce a turno, in attesa di tregue che sono spazi solo fra due litigi. In passato i fidanzamenti erano più legati all’autocontrollo, c’era la maschera della compostezza. Tuttavia ci si rende conto che conviene cambiare tattica. Nei fidanzamenti lunghi, sempre più frequenti per chi studia e deve trovarsi poi un lavoro, conviene ogni tanto non vedersi, prolungare l’attesa dell’incontro, evitare di stare a gomito ogni minuto. Nelle assenze cresce il desiderio, aumenta la voglia dell’altro. Inoltre conviene sempre mantenere un’aura di mistero per non essere ovvi e scontati.

 

Ester Eroli

 

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