Figli e madri

In passato non era molto facile avvicinare una madre con la sua prole, la circondava un’aura quasi di sacralità. Tutti capivano che una madre appartiene ai suoi figli. Era abbastanza normale che un ragazzo corteggiasse le sue coetanee e non guardasse le madri. Si doveva fare uno sforzo enorme per penetrare nella vita privata, nel cuore di una madre. Un ragazzo poteva estorcere semmai un sorriso, una stretta di mano alla donna-madre che lo affascinava ma niente di più. Per molti ragazzi era un grande sacrificio rinunciare a donne belle ma già madri e spose. Ogni pensiero su una donna sposata veniva distolto rapidamente.

I tempi attuali vedono una continua profanazione dell’aura materna. Grazie anche ai divorzi, alle unioni naufragate, alle convivenze finite è possibile chiedere a una donna sposata di uscire. In fondo una madre è una donna e ha diritto ovviamente ad avere una nuova vita, deve poter continuare a sperare nell’amore. Molti ragazzi hanno scoperto di poter avere donne impossibili, distanti. Di solito i giovani sono spesso attratti dalle donne mature, più grandi d’età. Dopo un matrimonio finito si può ricominciare magari con un ragazzo giovane. Le madri in fondo sono affascinanti, sono sempre premurose e attente, presenti, guardiane dei valori della famiglia. Madri giovani hanno diritto di sospirare come adolescenti se non sono state amate abbastanza. A deporre in favore delle madri è quella loro aria pacata e sincera.

E’ sempre più facile incontrare ragazzi giovani in compagnia di partener mature con figli a carico. Le donne mature ora sono curate, hanno un aspetto piacente, sensuale  non sono vecchine dalla voce stridula. I costumi sono rapidamente cambiati e ora anche le suocere accettano nuore che sono già state sposate e hanno figli.

Tutto sembra filare liscio e ricadere nella normalità, ci si può innamorare velocemente di una donna amabile, sorridente.  Ci sono storie per fortuna che non fanno rumore.

Però più passa il tempo e più ci troviamo di fronte a molte anomalie, a storie assurde. Molti casi ci fanno lanciare un grido terribile di dolore. Seguendo alcuni casi notiamo che sono sempre di più i giovani che all’inizio sono contenti di allevare i figli degli altri e poi a storia compiuta mostrano segni di insofferenza grave. I giovani barano, prima si mostrano indulgenti poi finiscono per non sopportare i figli non propri. Spesso non è solo un rifiuto dei figli, che vengono malmenati, allontanati ecc ma è una rabbia, una gelosia che diventa disastrosa. I ragazzi schiaffeggiano la compagna, usano ogni sorta di violenza forse per quel peccato iniziale, se peccato si può chiamare aver sbagliato a scegliere un uomo. In alcuni casi le violenze sono sfociate in crudeltà che hanno richiesto il drastico intervento delle forze dell’ordine.

Quello che  ci lascia atterriti è la facilità con cui si gioca con i sentimenti altrui. Si vuole una donna e non si pensa che questa è anche madre. Egoisticamente si assorbe tutto di una storia e poi si abbandona la donna che ha il peso dei figli. Si scarica come una ciabatta vecchia  e si torna ad amare le giovani, come vecchia abitudine.

Se non si vogliono beghe con i figli bisogna pensarci prima per evitare traumi ai figli, specie se piccoli. Nessuno ha delicatezze, forme di rispetto.

Il fenomeno è in espansione e nessuno fa nulla, nemmeno i familiari che fingono di non vedere e non intervengono. Anzi molti si compiacciono di avere figli conquistatori e godono nel vedere i figli, dopo che si sono lasciati, liberi da inutili fardelli come sono i figli di altre persone.

Le scelte ormai non sono più responsabili.

 

Ester Eroli

 

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