Fragili creature

Fragili creatureI fatti di cronaca nudi e crudi spesso gettano luce su una realtà allucinante che sfugge alla nostra umana comprensione. Tra le pagine dei giornali troviamo scritto che un padre uccide i suoi figli, che un uomo, padre di famiglia, sevizia una ragazzina. Gli uomini tanto forti e sicuri si presentano sotto ai nostri occhi in una veste nuova quella di creature fragili, più fragili del gentil sesso. Si presentano anche però con il cuore più duro e meno sensibile, capace di atti privi di pietà, ricchi solo di oscenità. Più oscena ci appare la loro anima nera, che non conosce pentimenti, ripensamenti. Ci sono mostri che albergano nelle nostre case, nei nostri uffici, nel cuore di uomini spietati capaci solo di crudeltà.

Gli uomini sono fragili creature che non sanno dire di no, che non si sanno gestire. Non sanno divincolarsi e restano intrappolati senza libertà. Quando vogliono riconquistare i propri spazi si ribellano fino al delitto. Non sanno organizzarsi la vita come meglio credono e si affidano agli altri, alla madre, alla moglie, al padre. Allora si uccide la propria moglie per non avere il coraggio di respingerla, di dirle in faccia la verità, si sposa la donna imposta dai genitori per non deluderli, si segue la facoltà di medicina perché il proprio padre è primario ma senza talento, si segue il branco come automi, si ruba negli uffici per puro spirito di emulazione, si intraprende una relazione extra coniugale senza pensare alle conseguenze, si compra un auto sportiva solo perché va di moda, si fanno viaggi esotici solo per spirito di avventura e per inseguire il puro e egoistico divertimento. Il sesso e il denaro, il materialismo sfrenato solo le uniche divinità adorate da questi uomini. Accecati dal sesso, dalla ricchezza sono capaci di tutto. Alla fine sposano una donna di facili costumi e poi la uccidono, comprano un orologio di valore e poi lo lasciano incustodito, si innamorano di una ragazzina e poi la violentano. Una lunga scia di sbagli, di errori perversi che segue un unico filone: l’stinto animalesco, che non è stato educato, disciplinato, corretto. Ai figli gli si da tutto, quello che non abbiamo avuto noi, ma non è questa la strategia educativa vincente. I ragazzi viziati sono solo bambini che quando si stancano di un giocattolo non si accontentano di regalarlo, di gettarlo via, ma vogliono distruggerlo per dimostrare ancora una volta la propria indiscussa supremazia. La loro vittoria è una sconfitta mascherata da trionfo. Chi uccide si è definitivamente liberato di un ingombro, ignorando il peso sul cuore che lo opprimerà per il resto dei suoi giorni.

Gli uomini dovrebbero mostrare fegato, quel fegato che mostrano molto bene nelle guerre, e tirare fuori quello che hanno dentro represso. Se non vogliono sposare una donna non devono girarci intorno devono mostrare grinta e rifiutare con determinazione, se non vogliono studiare devono tirare fuori il fiato e dirlo in faccia al mondo. Invece chinano il capo e accettano. Sposano la brava ragazza consigliata da amici e parenti poi per tutta la vita si comportano da pazzi furiosi, insofferenti del quotidiano. Non si addice a un uomo comportarsi come una fragile creatura senza rispetto per gli altri. Certi uomini non sono degni di essere definiti tali.

 

 

Ester Eroli

 

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