Fromm

Fromm è nato a Francoforte nel 1900 ed è morto in Svizzera nel 1980. E’ stato un accademico filosofo tedesco di origine ebraica. Famosi sono i suoi studi di psicologia condotti a Monaco e Berlino. Ha insegnato a Yale e nella Columbia university degli stati uniti Il suo socialismo umanista si ispira a Max. Le sue opere sono studi sulla vita sociale¸ sulla psicologia delle masse¸ sulla natura umana¸ sugli istinti¸ sulla socializzazione¸ il conformismo ¸ il sadismo ecc.

La vita per lui si svolge su due alterative avere ed essere. La creatività è un tratto distintivo dell’essere¸ l’individuo è orientato verso la vera attività interiore. Chi vive secondo l’avere ama il consumismo¸ il concetto di produzione e vive con la paura della perdita dei beni. tende solo a possedere oggetti e persone. il suo carattere è mercantile. il soggetto legato alla sfera dell’avere è alla fine asservito al sistema¸ svuotato¸ alienato e soggetto a problematiche esistenziali. Per queste persone non c’è nulla che non possa essere posseduto. L’avere genera dipendenza come una droga. Nel sistema dell’avere l’uomo è una merce¸ il suo valore è determinato dalla vendibilità.  L’uomo legato all’avere deve avere tante personalità per quante sono le persone con cui interagisce. la sua abilità è legata alla vincita¸ alla riuscita. il proprio io deve assoggettarsi ai desideri degli altri. Bisogna essere come gli altri vogliono. la finalità del carattere mercantile è il pieno adattamento in ogni occasione.  Tutto è mosso dalla fretta di imporsi¸ di consumare. Il proprio valore dipende dal successo¸ dalla approvazione degli altri. Ogni giorno bisogna mostrarsi adeguati. L’uomo mercantile non ha sentimenti¸ è  freddo e razionale e segue le opinioni comuni e le convinzioni generali. ha pseudo sentimenti che sono stati inculcati dalla cultura. Spesso si sente inadeguato¸ incapace di raggiungere il successo che gli altri pretendono da lui e allora cade nella depressione. Lo stile di vita diventa schizoide e i sentimenti non vengono mostrati e provati. I sentimenti distruggono il funzionamento armonico della macchina sociale. L’uomo legato all’avere è distaccato¸ non si fa coinvolgere¸ non cade nel sentimentalismo. Cerca di riempire il vuoto dei sentimenti con parole¸ alcol¸ droghe¸ abitudini. Ogni tanto si hanno degli eccessi di sentimento ma a sprazzi e violenti. Nella sfera mercantile l’amore è identificato con il sesso spesso fine a se stesso e legato al narcisismo. L’amore si degrada fino all’erotismo e alla depravazione¸ diventa falso e volgare e legato agli interessi economici e sociali. L’amore si consuma come un prodotto. Si comprano cose di cui poi si si distacca facilmente. Si nota una mancanza di attaccamento. Non si instaura nessun legame con le cose consumabili. Le cose¸ le persone servono solo per dimostrare alla società il proprio valore. Si seguono dei modelli e si compra solo ciò che è di moda per fare colpo sugli altri. Tutti devono rispondere a modelli precostituiti. La stabilità è data dai soldi¸ dalla auto di lusso. Si guarda al mutamento di classe sociale come un traguardo necessario per preservare il rispetto degli altri. L’amore vero è bandito dalle società mercantili perché toglie la libertà individuale. Conta solo il raggiungimento del potere che consente un sentimento di chiara superioritภdi prevaricazione. Contano solo le forze produttive non intellettuali¸ il dinamismo la furbizia. Conta la proprietà privata¸ il capitale. Anche i figli in questa ottica sono dei capitali su cui investire per veder realizzati i propri sogni e desideri. Un uomo di successo deve avere tutto soldi¸ famiglia¸ casa. nel sistema mercantile si insegna agli uomini a obbedire¸  a sottomettersi¸  a dare importanza solo agli interessi personali che restano i veri capisaldi immutabili. conta solo il profitto che condiziona ogni aspetto della vita e crea illusorie apparenze. la società mercantile genera il potere del controllo. la proprietà è finalizzata al possesso raramente all’uso. nascono bisogni irragionevoli¸ ingannevoli legati al fanatismo e alla repressione degli impulsi. la società capitalista plasma i suoi individui¸ il carattere dei suoi membri. Chi possiede è soggetto a imitazione a invidia ed è trattato come essere superiore. I poveri sono ossessionati dall’idea di conservare quel poco che hanno e di fare soldi a qualsiasi prezzo. L’io si riconosce solo dalla posizione sociale. L’influsso ambientale agisce pure nella educazione dei figli che crescono viziati e annoiati.  Conta possedere cose futili che non hanno un valore vitale per la vita come gioielli ecc. Si creano possessi non funzionali del tutto sterili. La maggior parte della gente è informata sulle modalità dell’avere. Quello che conta è essere attivi¸ indaffarati. L’attività è solo esterna finalizzata alla produzione non interiore. I poteri umani sono finalizzati all’uso produttivo. Ogni cosa può divenire articolo di consumo. il consumismo arido diventa fonte di ansia e di angoscia  e porta a malattie della psiche come la bulimia che nasce per un vuoto interiore da colmare con il  cibo. Lo scopo è quello di raggiungere quello che altri raggiungono¸ di avere prodotti a lungo sponsorizzati da una pubblicità ingannevole. L’abbondanza non produce gioia. Raggiunto l’obiettivo si percepisce solo tristezza e ansia di andare avanti ancora. I poteri interiori dell’individuo non sono potenziati. il soggetto si sente come l’ingranaggio di una macchina che può essere sostituito in ogni momento e sottoposto a vigile controllo. il suo senso di responsabilità è labile. Si cerca di compensare la noia attraverso il consumo. Non si sopporta che altri possano divertirsi e possedere oggetti di moda. la società meccanizzata è fredda e insensibile. Ha il piacere di distruggere. Si lascia un segno anche se si distrugge. le ideologie che sorgono tradiscono e le loro sono promesse vane. la distruttività è compensazione dalla noia. il bisogno di trascendenza è occultato. L’operosità creativa è ostacolata. in tutti predomina la paura della perdita¸ di avere conflitti. ai giovani tutto è consentito¸ facilitato per evitare esperienze traumatiche. nella società mercantile i conflitti sono banditi sono da evitare. Si cerca di risparmiare esperienze negative- la tolleranza verso i stravizi dei giovani è evidente. i sentimenti vengono livellati¸ appiattiti¸ eliminati. il senso di identità è mascherato dietro false esigenze. i soggetti più liberi sono isolati¸ gli anticonformisti respinti. le ferite del narcisismo portano a depressioni persino psicotiche. le persone diventano impenetrabili. Chi possiede tutto poi per noia si lascia andare a comportamenti negativi e aggressivi. per fuggire alla disperazione molti ricorrono a droghe¸ orge ecc. Chi sposa di vivere con l’essere porta a compimento la sua maturazione spirituale prima di morire. il suo coraggio di vivere è un atto di fede. Non è legato alla modernitภalla velocità. conosce i segreti della natura e dell’io interiore. la sua conquista è il rispetto della natura e degli altri. l’uomo dell’essere è vitale e non ha paura della morte perché quando arriva lui ha terminato la sua missione¸ il suo ciclo. non è legato alla superstizione¸ alla vita mondana. Per lui ogni evento ha una valenza interiore non è un semplice evento sociale. La morte non è una perdita perché il soggetto che vive nell’essere non ha nulla da perdere. Egli non vive di antagonismi¸ di lotte di potere. Non si adatta alla maggioranza. Non pensa ai soli vantaggi materiali. Chi vive nell’essere è votato al sacrificio di sé¸ed è profondamente umano¸ di carattere e negli altri guarda il carattere non la bellezza o ricchezza. Chi ama l’essere spesso è isolato dagli altri¸ considerato pazzo. i suoi atti di solidarietà sono considerati stravaganze. Di solito non è asservito a una macchina ma preferisce le attività creative e artigianali. Chi segue l’essere non considera la natura un nemico da sconfiggere.

Per Fromm l’interesse sociale dovrebbe coincidere con quello del singolo. Lui era favorevole a un reddito minimo garantito per tutti. Lui propendeva per dare maggiore risalto alla onestà e alla generosità troppe rare nella società capitalistica con scopi solo di produzione. Lui propendeva per la rivalutazione della tenerezza e della educazione per evitare a molti il senso acuto di estraneità.

 

Ester Eroli

 

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