I confini incerti dell’essere umano moderno tra apparenza e realtà

I confini incerti dell’essere umano moderno tra apparenza e realtàIl confine tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, è molto labile. Sottile è la linea di demarcazione tra una scelta razionale, dettata dalla necessità e una scelta sconsiderata. L’esperienza ci insegna che una legge, una convinzione, un’idea nascono pure ma poi degenerano. La degenerazione il più delle volte è deleteria, negativa. Molti provvedimenti sono nati sani, sono stati fatti in buona fede, nel rispetto di tutti, del buon vivere civile, ma hanno finito per essere spregevoli. Pensiamo alle legge sull’aborto, una legge importante, necessaria ma poi l’interruzione di gravidanza è divenuta il nuovo sistema di contraccezione. Ci si lascia andare sapendo che c’è l’aborto, che c’è il divorzio, anche esso nato per regolamentare casi disperati finito per essere praticato da tutti con una spaventosa disinvoltura. Ci si separa per una semplice sbattuta di porta, con tutte le conseguenze del caso.

Lo stesso dicasi per la chirurgia estetica. All’inizio la chirurgia ricostruttiva serviva per correggere gravi difetti e imperfezioni del corpo, avuti dalla nascita o causati da un incidente. Si interveniva ad esempio su un naso quando si era alla presenza di veri problemi respiratori. Si ricostruivano gli arti inferiori gravemente compressi dopo una caduta dalla moto. Si correggevamo a livello chirurgico inestetismi vistosi, cicatrici formatesi sulla parte scoperta del corpo. I volti deturpati dagli incidenti venivano pazientemente ricostruiti. La pelle degli ustionati veniva ricostruita con un paziente lavoro di innesto. Queste operazioni spesso sono lunghe e dolorose. Poi ci si è sottoposti a interventi, si è finiti sotto i ferri per futili e banali motivi. Molte donne giovani appena diciottenni si operano per rimodellare il corpo, per ricostruire le labbra e renderle più turgide, per aumentare il volume del seno con vere protesi mammarie. Le donne di mezza età si fanno togliere il grasso nella pancia, le rughe sul collo. Donne belle e giovani si rifanno gli zigomi, i polpacci, i glutei, il ventre. Alcune ricorrono all’ausilio persino di protesi esterne.

Negli ultimi tempi anche gli uomini, i ragazzi si sono fatti prendere dal demone della perfezione. Anche gli uomini si fanno operare al petto, si fanno togliere il grasso. Nella maggior parte dei casi il popolo dei rifatti è facilmente individuabile. Alcune donne sembrano bambole di plastica, con le labbra a canotto. Questo tipo di operazioni può provocare anche infezioni. Ci sono donne che hanno avuto il volto rovinato e hanno avuto varie complicazioni. Con il tempo si è abusato della chirurgia estetica, credendo che facesse miracoli invece ha generato solo mostri. Spesso al mare abbiamo visto donne di nostra conoscenza al naturale senza trucco, senta tinture e siamo rimasti senza fiato. Erano molto più belle, con la pelle luminosa, i capelli al vento e soprattutto sembravano più giovani. Alcune addirittura avevano la stessa espressione sul volto di quando erano al liceo.

La bellezza naturale non ha nulla a che vedere con la bellezza costruita a tavolino. Un volto rifatto è come quello di un pupazzo finto, non ha nulla di umano. Si vuole fermare il tempo ma lui corre veloce e ci sfugge fra le mani come un aquilone. Non serve fermare il tempo tanto è lui che ferma noi, anche se abbiamo i zigomi nuovi e la pelle tesa.

 

 

Ester Eroli

 

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