I disturbi della personalità

Uno dei più diffusi, soprattutto ai nostri giorni, disturbi della personalità, molto noto ai psicoterapeuti, è il disturbo detto di Borderline (linea di confine). Il paziente affetto da questo disturbo oscilla sul confine, un una via di mezzo, tra normalità apparente e follia, atteggiamenti strani accompagnati da stati di crisi. I pazienti sono alternativamente polemici, rabbiosi e depressi, vuoti. Si trovano in una sorta di limbo fra nevrosi e psicosi. Ad impatto sono equilibrati ma spesso si alterano e mostrano rabbia, aggressività, impulsività. Sono talmente impulsivi che possono anche ricorrere ad atteggiamenti autolesivi pur di richiamare l’attenzione su di loro. Di qui i frequenti casi di tentato suicidio. Il loro umore vive fasi alterne. In alcuni momenti cercano gli amici in altra fase sono sprezzanti e rifiutano gli altri. Il nocciolo della questione è che hanno poca capacità di adattamento in diversi ambienti e di frequente perdono il contatto con la realtà. La conseguenza è una sorta di instabilità nelle relazioni affettive e interpersonali. Nei rapporti temono sempre di essere abbandonati e lasciati soli. Per queste persone è molto difficile regolare le emozioni, anche perché sono sempre tormentati e imprevedibili. La loro stranezza, le loro idee ricorrenti li portano a detestare la solitudine e a cercare contatti per sfuggire alla noia. Spesso sono presi da un senso di vuoto, dall’ossessione di essere lasciati soli. Le persone con cui interagiscono vengono classificate in buone e cattive, le prime vengono idealizzate le seconde demonizzate senza un motivo preciso. Generalmente sono sospettosi e antisociali ma particolarmente esigenti con gli altri, pretendono massimo rispetto. Non affrontano la vita in modo maturo e non sanno come comportarsi davanti ai problemi che si presentano. Questa malattia non è facile da curare perché gli episodi psicotici sono brevi e i cambiamenti riscontrati nel tempo sono pochi. Esiste tuttavia oltre una psicoterapia adeguata anche una specifica farmacoterapia. In loro è soprattutto evidente l’alternanza di odio/amore ma sono soggetti non facili da individuare a colpo d’occhio. Negli ultimi tempi fenomeni di questo tipo stando aumentando, probabilmente per l’aumento dell’inquinamento, per l’uso di sostanze stupefacenti, di farmaci ecc. Può quindi capitare, frequentando assiduamente la stessa linea di autobus, di venire guardati storto da passeggeri anch’essi assidui senza un motivo logico. Ci capita di vedere delle donne che ci perseguitano, ci fanno dispetti anche se non ci conoscono per niente. Come se la nostra sola presenza, senza aver fatto nulla, disturba e quindi si sentono in dovere di escluderci, di perseguitarci, di ignorarci e in certi casi di maltrattarci. Questi casi stanno aumentando vertiginosamente e cresce l’intolleranza per il diverso. Le persone normali vengono etichettate, guardate a vista, isolate mentre gli altri fanno il buono e il cattivo tempo. La normalità in futuro sarà una malattia alla stregua di tante altre.

 

Ester Eroli

 

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