Il cambiamento delle donne

Ci sono donne in carriera che hanno raggiunto le vette più alte del potere. Alcune sono abili, intelligenti, intuitive, straordinarie. Esiste invece una categoria di donne di potere che a prima vista appaiono arroganti, aggressive, disinvolte, farfallone, intriganti. Il loro comportamento piano piano si è uniformato a quello degli uomini: pensano e agiscono con la mentalità degli uomini. Al lavoro mostrano questa ambizione sfrenata, la voglia di arrivare, di dominare tipicamente maschile. Vogliono prevalere avendo tutti indistintamente ai loro piedi. Sfidano il mondo con una potente carica interiore. Ciniche e spietate non credono più a niente e nessuno, credono solo a se stesse. Una volta balzate in primo piano in una azienda procedono nella loro marcia trionfale fino al podio, cancellando, se necessario, i sentimenti dal cuore. Alcune perdono il senso della realtà per trasformarsi completamente. Il look stesso viene modificato, diventa più aggressivo: capelli arruffati, spettinati, davanti agli occhi, labbra rosse sensuali, occhi truccati che mandano lampi rossastri, le unghie con smalto rosso, i tacchi alti, le gambe ben in vista, fasciate in eleganti calze nere, il seno provocante ben in vista, sorriso accattivante. Le più agguerrite passano da un uomo a un altro con estrema disinvoltura, come si cambia una camicia, il colore di un rossetto, un paio di scarpe. Le avventure diventano il loro piatto preferito, come farebbe un uomo. Una volta dato un calcio ai sentimenti, archiviati gli ultimi scrupoli, abbattuti i sensi di colpa, soffocata la coscienza si può fare veramente di tutto senza esitazioni. Questo tipo di donne agli uomini piace decisamente, per quel carattere ribelle, svampito, per quegli occhi truccati, per quella sicurezza ostentata, per quelle mani perfette e seducenti, per quelle gambe lunghe e quasi sempre in vista, per quel seno florido. Gli sguardi degli uomini sono avidi, queste donne rappresentano il sogno di una vita spensierata, libera, audace. Sono donne forti e sensuali che accendono il desiderio. Queste donne realizzano quello che gli altri si aspettano da loro. Sono l’autentico prodotto, il frutto di questa società perversa. Il loro è il solito male di vivere che è il peggiore di tutti i mali, perché uccide lentamente. Una persona si ritrova morta senza accorgersene. Queste donne sono vuote, morte per sempre all’altruismo, all’amore, alla gioia di vivere. I colori che usano per truccarsi servono forse a ravvivare il loro aspetto morto. Allora ci domandiamo: perché agli uomini piacciono tanto queste donne morte? La risposta è semplice: perché non sono vivi nemmeno loro.

 

Ester Eroli

 

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