Il cameratismo

In origine il termine era un antico appellativo generalmente militare per indicare un compagno d’armi e di guerra con cui si condivideva la camerata,  che nel gergo militare  significa dormitorio dei soldati. Tra i compagni d’armi si stabiliva un mutuo legame fatto di reciproche attenzioni e  rispetto. Lo spirito di solidarietà fra i commilitoni era fondamentale, serviva per amalgamare persone diverse per razza, religione ecc.  che partecipavano alla impresa.

Successivamente il termine ha finito spesso per assumere una connotazione politica e usato per indicare una lotta comune condivisa di tipo civile e umano. In  Spagna ha assunto una chiara ed evidente colorazione politica.

Con il tempo per commilitone si intendeva anche un compagno di fede politica,  di studio o di lavoro. Da molto tempo il cameratismo ossia la condivisioni di valori non esiste più nei luoghi di lavoro. Anche durante la formazione stessa del personale si formano barriere ostinate insormontabili. Si litiga per motivi bizzarri. Nei luoghi di lavoro non nascono amicizie consolidate armoniose. Tutti sono circospetti, sospettosi,  ciechi alle esigenze dell’altro,  spaventosamente egoisti, devastati dalla rabbia e dalla invidia,  attratti solo dai propri interessi, orgogliosi solo dei propri risultati,  invidiosi dei successi altrui, competitivi,  insensibili ai gridi di aiuto, indelicati. Tutti desiderano morbosamente emergere e attaccano gli altri in modo vistoso spesso per puro piacere. Ognuno si confronta con l’altro ma in modo subdolo furtivo rapace. il successo degli altri appare orribile e spaventoso. spesso si fanno dispetti a chi ha degli avanzamenti di carriera. Spesso si danneggiano i colleghi danneggiando cosi pure l’azienda.  Si agisce nell’ombra freddamente. lo scopo è umiliare i colleghi, godere nel vederli inciampare. L’aria che si respira in certi posti di lavoro si può tagliare con il coltello. Una aria stantia che odora di odio puro che profuma di ritorsioni e rappresaglie.  Chi ha dei titoli non è stimato ma deriso bersagliato considerato una presenza scomoda  e ingombrante. Nessuno cerca di imparare dagli altri da quelli più bravi. Non si vuole ammettere la bravura degli altri. I colleghi sono bersaglio di pettegolezzi idioti da brivido.

Anche i sodalizi con scopi culturali sono privi di cameratismo e densi di persone ambiziose pronte a lanciare i coltelli se necessario.

Negli ultimi tempi la parola ha assunto una nuova sfumatura di significato e sta ad indicare una dimestichezza fra giovani di sesso diverso senza implicazioni di tipo sentimentale.

L’unica forma di cameratismo la troviamo quando andiamo all’estero e i nostri connazionali hanno per noi un occhio di riguardo e sembrano felici di aiutarci e vederci.

 

Ester Eroli

 

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