Il castello di Lari (PI)

Il castello di Lari (PI)A soli 30 km da Pisa sorge il borgo di Lari che ha dato il nome al castello, un tempo conteso fra la città di Pisa e quella di Firenze, quest’ultima se ne impadronì a partire dal 1400 rafforzando il sistema difensivo . In passato il castello di stile medioevale, ristrutturato nel seicento, ospitava la sede del tribunale dove si amministrava ufficialmente la giustizia amministrativa. Per estorcere le confessioni dei detenuti il tribunale ricorreva alla tortura con diversi e terribili strumenti. La sala delle torture venne affrescata in un arco di tempo che va dal 1500 al 1700. Nel settecento vennero ampliate le prigioni. Solo nel 1934 il carcere è stato definitivamente chiuso. Negli anni novanta il castello è stato recuperato dal comune di Lari ed è possibile fare al suo interno delle visite guidate grazie all’interesse di alcuni volontari. Si possono visitare le stanze del carcere, la cappella situata in un cortile interno, i sotterranei, la sala stessa del tribunale, la sala delle torture detta inferno perché li venivano giustiziati i condannati e orrendamente mutilati . Secondo una leggenda radicata due sono i fantasmi che si aggirano nel castello. Uno sarebbe quello di Gostanza una donna accusata di stregoneria perché curava con le erbe i pazienti e uno di loro sarebbe morto in circostanze misteriose. Fu accusata pubblicamente di intessere rapporti con il demonio. Torturata fu costretta ad ammettere tutto pur essendo innocente. Poi in un secondo momento venne riabilitata ma costretta a vivere in esilio a tre miglia di distanza dalla sua dimora dove sarebbe morta in odore di follia. Il suo fantasma torna nella cella del castello dove fu ospitata lanciando disperate grida. L’altro fantasma sarebbe quello di Rosso della Paola che venne arrestato per le sue idee politiche. Si dice che si suicidò impiccandosi nel 1922, ma sul suo corpo furono trovati ematomi riconducibili a sevizie e torture. L’ex guardiano del castello, che vi rimase anche dopo la chiusura del tribunale, sostiene che il suo fantasma, avvolto nelle nebbia, ritorna il quindici dicembre di ogni anno, giorno della sua dipartita.

 

Ester Eroli

 

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