Il colore azzurro

Il celeste è un colore che trasmette serenità. Molti adorano questo colore pastello perché indica chiaramente il sesso maschile. Fiocchi azzurri vengono esposti orgogliosamente nei portoni dei palazzi ad indicare che in quello stabile è nato un bambino per la gioia dei suoi genitori. Sono soprattutto i padri a desiderare ardentemente la nascita di un maschio. Spesso non lo dicono apertamente per non offendere la compagna, ma nel profondo dell’anima vorrebbero un bebè con il camicino azzurro. I motivi sono molti. Innanzi tutto il cognome che viene salvaguardato e poi a un bimbo si può insegnare a giocare a calcio, ad andare a caccia, a usare le armi anche se negli ultimi tempi queste arti sono diventate appannaggio anche delle donne più audaci. Spesso anche le madri sognano un maschio, perché magari hanno avuto difficoltà a inserirsi come donne. In verità i figli sono tutti uguali e molto dipende dalla educazione che ricevono e da ciò che riescono a realizzare nella vita. Ci può dare soddisfazione un ragazzo come una ragazza, in perfetta parità. Nel tempo invece le cose cambiano. I maschi, una volta sposati, si allontanano dalla famiglia originaria per entrare in quella della moglie. I rapporti pessimi fra suocera e nuora contribuiscono ad allentare il legame. Alla fine quasi sempre sono le figlie femmine ad accudire i genitori anziani perché il figlio maschio si è dileguato. In casi estremi si arriva al litigio che si conclude con la chiusura definitiva dei rapporti. Ci sono nonne disperate che non hanno mai visto i loro nipoti, che non conoscono la casa dove abita da anni il proprio figlio, che non sanno dove lavora il figlio. La tavola a Natale è vuota, disadorna, spoglia perché magari il figlio ha preferito trascorrere le vacanze sulla neve o ai tropici. I nipoti crescono lontano dai nonni, senza il loro sguardo vigile. Chi ha un figlio unico spesso viene lasciato solo o con una badante. Sono i figli maschi a dimenticarsi per primi del calore del nido, del sorriso della madre. Ci sono è vero molti figli premurosi ma negli ultimi tempi predomina l’atteggiamento distaccato. Nei parchi, sugli autobus, nei centri anziani persone sole piangono figli persi. Nella loro mente l’azzurro dei primi tempi diventa un pallido colore scialbo, irriconoscibile.

 

Ester Eroli

 

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