Il dominio del bianco, Turenum

Sulla costa adriatica a pochi km da Andria e Barletta troviamo una città d’arte dove il colore dominante è il bianco, che con il sole quasi ci abbaglia. E’ una visione avvolta nella luce, piacevole. La cittadina non grandissima ci colpisce per la sua imponenza, per la sua arte. Il colore bianco panna, latte è dato dal tufo calcareo tipico di questa zona. La pietra usata viene detta infatti pietra di Trani. Il colore bianco compare poi nel gonfalone della città che è un drappo bianco bordato d’azzurro, mentre lo stemma è costituito da un drago munito di ali. Trani è famosa per il suo porto e perché sede di corte d’appello. Ma di questa città di pianura ci colpisce il clima temperato e il suo passato. L’antica Turenum fu sede vescovile nel Medioevo e porto aperto all’oriente successivamente. Fu amata e protetta da Federico II che vi fece edificare le mura e il castello e sede di imponenti sinagoghe ebraiche. Nel 500 divenne un importante centro culturale e giuridico e famiglie di grido eressero palazzi signorili, biblioteche ecc. La città si articola in tre zone: il porto, il borgo ottocentesco, la parte nuova servita dalla stazione ferroviaria. Il centro storico è dominato dalla cattedrale in stile romanico ricca di reliquie, dal castello (dove sposò Carlo D’Angiò) , dalle varie chiese e sinagoghe, dal fortino di sant’Antonio, dalle piazze storiche . Troviamo anche numerosi musei come quello delle carrozze presso palazzo Antonacci, dove all’ingresso si può ammirare lo stemma della famiglia e il museo ebraico, l’unico presente nel meridione. Trani possiede una moderna pista ciclabile e una meravigliosa villa in cui troviamo lecci, pini, palme oltre che aiuole e un acquario. Nel bianco accecante fra un bicchiere e l’altro del famoso vino dolce moscato si svolgono le feste principali che scandiscono il passaggio delle stagioni. La festa per eccellenza è quella dedicata al patrono San Nicola Pellegrino festa che vede dispiegarsi una interessante gara pirotecnica e quella del 24 dicembre quando avviene la processione del carro della natività. La tradizione gastronomica è una delle più ricche della regione Puglia. Grazie alla presenza di ulivi e viti, troviamo un olio cristallino e un vino eccellente. La flotta peschereccia garantisce un ottimo pescato. Dopo una passeggiata è possibile rifocillarsi nei tanti ristoranti della zona, il più divertente si chiama “Il Marchese del Brillo” come recita l’insegna con l’immagine del marchese con tanto di mantello. E’ un ristorante che si trova proprio nel centro storico fra la cattedrale e la sinagoga, quindi facilmente raggiungibile. Nel locale elegante si possono effettuare colazioni di lavoro e degustazioni di vini nazionali, locali e stranieri. Tra le specialità pugliesi proposte troviamo: burrate, orecchiette, pasta con il pesce spada, riso con patate e cozze, cicoria e fave, spigole arrosto, gamberi, crostacei, cozze, polipi, ecc. il tutto accompagnato da un buon vino e pane casareccio.

 

Ester Eroli

 

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