Il monastero delle Clarisse Eremite a Rieti

Il monastero delle Clarisse Eremite a RietiNel quotidiano conduciamo una vita frenetica, specie nelle città, e per rilassarci durante le vacanze spesso non è opportuno visitare altre città caotiche e densamente popolate. Dopo la tempesta dei giorni densi di traffico e lavoro abbiamo bisogno di tranquillità, di una battuta d’arresto significativa. Nel cuore della sabina più verde, nella provincia di Rieti, esiste un’oasi di vera pace e serenità.

Nell’antico palazzo Barberini, ricco di arredi sacri, di statue, e armature di Fara Sabina troviamo collocato il monastero delle Clarisse Eremite. Il palazzo fu inaugurato dal celebre cardinale Francesco della famiglia Barberini, nipote dei papa Urbano VIII. Il luogo di Fara Sabina è famoso per essere stato anche monopolio della famiglia Orsini, tracce del loro passaggio sono evidenti, basti pensare al ricco e decorato palazzo Orsini. Fara sabina sorge sul monte Bruzio e vanta un panorama mozzafiato, specie dal castello sede delle clarisse. E’ facilmente raggiungibile grazie alla stazione di Passo Correse che ospitò anche il passaggio del generale Garibaldi.

La zona, colonizzata dai romani, è ricca di ville e palazzi antichi. Il nostro interesse deve andare al monastero che, soprattutto d’estate, ospita, sull’esempio degli agriturismi presenti anche in zona, turisti e persone di passaggio. Si può soggiornare nel monastero, infatti ci sono stanze, singole e doppie, confortevoli arredate con mobili antichi. I pasti sono abbondati caratterizzati da cibi naturale e da prodotti tipici. Si può pranzare nelle antiche sale piene di armature e busti anche un solo giorno. Nel pomeriggio si possono fare allegre passeggiate nel centro storico o nei giardini pubblici. Dalle terrazze del castello, adibito a monastero, si può ammirare un paesaggio bellissimo che cambia pelle al variare delle stagioni. Le feste paesane che si svolgono nel centro storico sono ricche di colori e di musica.

Lontano dal frastuono ci sembra di stare fuori dal mondo. Fra gli ospiti del castello si possono trovare anche personaggi di un certo calibro che per avere pace rinunciano a luoghi rinomati dove si concentra il turismo mondano. Ognuno di noi a un certo punto ha bisogno di quiete, di silenzio. Nel monastero non ci sono televisori, giornali, radio. Andare nel monastero significa staccare la spina anche se solo per poche settimane. Basta poco per recuperare energie e per essere pronti per altre e importanti sfide.

 

 

Ester Eroli

 

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