Il nuovo rapporto madre-figlia

200251659-001Il ruolo materno è stato sempre oggetto di studio, anche in campo psicologico. Uno dei temi prediletti anche in campo medico. Molti libri sono stati scritti in proposito, hanno affrontato di petto questo argomento. E’ un tema discusso che non ha ancora trovato la parola fine e forse mai la troverà.

Nel lessico comune il rapporto madre-figlia è importante e spettacolare. Non serve consultare un libro per comprendere l’importanza pratica di tale rapporto specie a livello familiare. La sensazione comunque è sempre quella che venga in qualche modo idealizzato. In verità si tratta di un rapporto morboso, viscerale, alcune volte viziato, complesso, spesso nebuloso che può provocare anche fallimenti e delusioni. Ci sono è vero madri amorevoli che amano molto la loro bimba. Nell’era moderna ci capita spesso di imbatterci in una nuova figura di madre, diversa da quella del passato, quasi irreale. Di solito sono madri impegnate dal punto di vista lavorativo, in carriera che dopo il parto e i primi giochi festosi con la bimba, tornano al lavoro. Spesso rincasano stanche e distaccate. Fin quando la bimba è piccola si mostrano protettive e ansiose. Ci sono madri che diventano invadenti e possessive, specie dopo un divorzio dal padre e pretendono di dirigere, di controllare la vita delle figlie. Hanno la presunzione di sapere tutto del loro privato. Le figlie crescono sotto l’influsso della madre, identificandosi con lei.

Le madri considerano le figlie un prolungamento di se stesse e se magari loro non hanno fatto una cosa che piaceva inducono le figlie a realizzare i loro sogni. Ci sono madri che hanno quasi obbligato le figlie a divenire dottoresse perché questo era il loro sogno nel cassetto. Con il tempo le figlie pretendono l’indipendenza e finiscono per avere verso la madre una specie di rabbia e risentimento. Il conflitto generalmente non esplode, viene rimosso e respinto nell’inconscio. In questi ultimi tempi però si assiste a un fenomeno che spaventa. Le madri hanno sempre più paura di invecchiare, vogliono apparire giovani e quindi si mettono in competizione con le figlie. All’inizio è una competizione innocente, condotta in punta di piedi, fatta di affetto e fantasia. Competizione che la figlia rielabora. Poi man mano che la figlia diventa donna si arriva all’antagonismo, alla rivalità, all’ostilità. Nel timore di perdere la figlia la madre ostacola la vita sentimentale della ragazza.

Talvolta la madre è gelosa delle attenzioni affettuose del fidanzato della figlia. Se lei madre ha avuto una vita sentimentale disastrosa è invidiosa dei successi amorosi della figlia e la ostacola in tutti i modi, fingendo persino di non accettare il futuro genero, di non essere d’accordo sulla scelta del compagno. L’invidia eccessiva arriva a generare anche un senso di colpa e spesso viene ridimensionata e diventa semplice gelosia, ma solo apparentemente. Alla fine la madre arriva ad indossare gli abiti della figlia, a sottrarre magliette al suo armadio, a sottolineare le sue conquiste amorose, come a dimostrare che anche lei è desiderata. Alcune madri si spingono a corteggiare anche velatamente i fidanzati delle figlie giovani. In alcuni casi scatta un meccanismo di censura e quindi si evitano certi atteggiamenti pur avendo il desiderio di attuarli. Le figlie spesso non se ne accorgono o si indignano. Le madri trovano eccitante sembrare la sorella della propria figlia.

Intanto però il rapporto si squilibra, perde consistenza, diventa altro. Sono frequenti e comuni i casi di gelosia, che nel significato sia greco e latino della parola, significa anche emulazione e brama. Il sentimento delle madri sta diventando complicato, difficile da comprendere. Le figlie scoprono una madre dalla natura rivale e pericolosa e comprendono di non conoscere a fondo la propria madre, ma solo in parte. La madre dovrebbe avere solo il ruolo di guida nel microcosmo della famiglia, provare pietà per gli sbagli della figlia, aiutarla a non commetterli più. Invece la realtà moderna è piena di esempi di donne che entrano nella vita delle figlie in modo subdolo e che tentano di imitarle non avendo più l’età per fare certe cose. Ci troviamo davanti spesso a madri che sono provocanti, insidiose più delle figlie quasi volessero richiamare l’attenzione solo su di sé. L’egoismo ha distrutto anche il sentimento umano legato alla maternità.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.