Il piumino ieri e oggi

A partire dalla metà degli anni ottanta, tra i giovani cosidetti paninari, si diffuse la moda di indossare piumini, ossia capi di abbigliamento sportivi e leggeri, casual al posto del più classico cappotto di lana. Con il tempo il piumino ha subito una notevole evoluzione. Usando piume d’oca bianca pregiate si sono ottenuti piumini morbidi e costosi, molto leggere ma capaci di riscaldare nei mesi freddi. Si sono poi ottenuti i piumini grigi usando altre parti del corpo dell’oca, meno preziosi, più pratici e prodotti in serie. Si sono avuti piumini tutti uguali, con misure standard. Sono poi arrivati sul mercato quelli con imbottitura leggera, gonfi e impunturati. Sul mercato ci sono vari modelli, come quelli trapuntati e di stoffa lucida di grande effetto. All’inizio erano medi e lunghi poi si sono accorciati sempre di più. Agli inizi degli anni duemila andavano di moda fino ai piedi. Molti spendono molti soldi per avere piumini alla moda, firmati I negozi e le case di moda hanno lanciato varie promozioni e sfilate. L’uso del piumino si è divulgato in modo mirabile. Chi veste con il cappotto è considerato antiquato, distante secoli dalla realtà della moda.

Negli ultimi tempi si assiste a un nuovo fenomeno. Ci sono donne di mezza età, anziane, giovani signore freddolose che amano ancora indossare piumini lunghi per proteggersi dai rigori della stagione fredda. Donne in forma,  in carriera, che seguono le mode ma che preferiscono mostrarsi con i piumini lunghi che vengono umiliate inspiegabilmente, derise, sbeffeggiate, guardate con un senso di sfida e rivalsa. Conoscenti, amiche, colleghe, persino commesse e barriste guardano le donne con i piumini lunghi con sguardo ironico senza rispetto. La maggior parte infatti delle ragazze indossano giubbini corti anche quando nevica e il freddo è intenso. Indossano anche giubbini non solo corti ma pesino leggeri come fosse una eterna primavera, come se le temperature fossero miti e primaverili. anzi a primavera si comincia ad andare in giro mezze nude nonostante ad aprile spesso sia ancora freddino. Si prende il raffreddore, l’influenza pur di seguire la moda. I danni sono evidenti quando arriva la febbre. Eppure le giovani con i giubbini corti non smettono di dispensare sorrisi ironici come se loro solo fossero alla moda, importanti, brillanti. Hanno un asso nella manica perché sono mondane, moderne, non antiquate. In fondo chi porta i piumini lunghi non chiede nulla ma nemmeno vuole subire sulla pelle il senso di repulsione, è una esperienza poco piacevole che non si osa raccontare. Le ragazze invece sono sempre più selettive e manifestano il loro disappunto con sguardi taglienti come falce che rispecchiano il mondo duro in cui vivono che non lascia spazio alla minima comprensione. Le giovani donne continuano con questi soprusi nei confronti delle donne mature ignorando forse che anche loro diventeranno mature. E’ solo una questione di tempo, dopo forse anche loro verranno derise e costrette a cercare una forma di riscatto. Sono questi i fenomeni che fanno da sfondo alla nostra società che si considera tollerante, poi non si tollera che una persona indossi un piumino lungo per ovvie ragioni di salute.

 

Ester Eroli

 

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