Il posto di lavoro e le difficili convivenze

Il posto di lavoro è il luogo dove si trascorre buona parte della giornata. Di solito nelle aziende in cui si lavora non si è soli. Ci sono colleghi e dirigenti. Un dipendente che vuole essere professionale ovviamente sarà attento, diligente, metodico, puntuale, preciso e soprattutto non porterà al lavoro i suoi problemi privati. In altre parole farà una netta distinzione fra vita privata e vita pubblica nell’ambiente di lavoro. Nel suo comportamento impeccabile non si curerà della vita privata degli altri non racconterà per filo e per segno la sua vita familiare. Negli ultimi tempi aumentano le ingerenze, le incursioni nella vita privata dei colleghi e aumentano le persone nervose che sfogano le proprie frustrazioni sul lavoro e sui colleghi ignari. Molte persone sono maltrattate anche ingiustamente da colleghi con il dente avvelenato magari per questioni personali. Spesso la situazione sfugge di mano, degenera. In alcuni casi colleghi separati, donne single, persino persone che hanno particolari malattie vengono messe sotto i riflettori e fatte oggetto ogni tanto di pettegolezzi. Non mancano gli strali e le allusioni. La situazione raggiunge il massimo quando gli episodi della vita privata diventano pretesto per una discriminazione sul lavoro. Si ironizza sull’età anagrafica, sui difetti fisici, sul modo di vestirsi. In certi ambienti con poche persone ognuno sa tutto di tutti e questo lascia spazio a maldicenze e chiacchiere. Una persona si sente giudicata non solo per l’attività professionale ma anche per lo stile di vita. Certamente le persone che trasformano gli ambienti di lavoro in un bar non sono affatto professionali. Durante la formazione si dovrebbe puntare a garantire fra colleghi una tranquilla convivenza. Invece le convivenze lavorative sono sempre più tese. Eppure la serenità nei rapporti di lavoro sarebbe una garanzia per la riuscita stessa del lavoro. E’ difficile lavorare in un ambiente pieno di rivali. Un giorno anche questi molestatori sul lavoro capiranno che tutto è vanità e che non giova sapere i fatti degli altri, perché non si cresce né professionalmente né interiormente.

 

Ester Eroli

 

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