Il rispetto nella morte

Il rispetto nella morteTutti sappiamo che dobbiamo abituarci al distacco penoso dalle persone che amiamo di più. La morte spesso piomba bruscamente nonostante l’apparenza di salute e normalità, nonostante sia stato fatto il possibile. La morte annienta con il suo sistema subdolo e non si può stabilire mai nulla. Lei porta a termine sempre la missione intrapresa. Le persone anziane in breve spesso restano vedove, dopo che l’altro ha concluso il suo ciclo vitale. Osservando con cura i fenomeni che abbiamo sotto gli occhi certi comportamenti ci lasciano perplessi. Ci sono uomini che dopo la morte della moglie si curano di più, si interessano di più ai viaggi, familiarizzano più con gli altri, frequentano di più luoghi di ritrovo, come se prima qualcuno lo impedisse. Si mostrano più attenti e curiosi. Cercano di minimizzare i problemi di salute propri agli occhi dei figli per poter essere più liberi di agire. Gli uomini conducono una vita migliore, allontanano i problemi e gli affanni. Insomma dopo la morte della consorte se la cavano egregiamente, anzi sembrano vispi, quasi guariti da ogni male. Mostrano forza fisica, cervello lucido perfettamente funzionante a pieno regime. Alcune vedove dal canto loro dopo la morte del marito ringiovaniscono. Si vestono più eleganti, con abiti di ottima qualità o addirittura provocanti, si mostrano disposte a acconsentire a tutti gli inviti, si iscrivono all’università della terza età per aggiungere conoscenze, a corsi di cucina, in palestra. Subito tornano alla normalità con una disinvoltura sfacciata. Vengono stimolate da mille interessi, svolgono mille attività. Si concedono cene e viaggi con amici. Realizzano tutto quello che si mettono in testa, senza sentire il parere di nessuno. Si sentono rassicurate solo dai loro progetti. Diminuiscono persino le visite dal medico, perché in un baleno è scomparsa ansia e depressione. Sono piene di speranza, fanno progetti a lunga scadenza. Diventano calme, serene, abili nel divertimento . Parlano con dolcezza, amabilmente. Le vedove si risollevano da sole, vanno a ballare, ai centri anziani. Con loro non si possono toccare argomenti tristi. Certe vedove sono da ammirare per il modo come reagiscono. Alcune difficilmente parlano del marito e lo definiscono un uomo eccezionale. Di fronte però a tanta superficialità sentiamo una stretta al cuore. Un domani anche noi saremo dimenticati, non ricordati forse sostituiti. La nostra morte verrà vista come una liberazione., come l’inizio di un periodo dolce e felice. Si tratta di una pillola amara. Per addolcire la pillola diamo la colpa al carattere. Poi facendo una analisi approfondita dei casi ci rendiamo conto che se la vedova appare più allegra e spensierata, se il vedovo appare più sereno e pieno di energie tutto è dovuto al fatto che ci sono coppie che si sono sposate senza amore, che si sono formate dietro presentazioni, dietro combinazioni artificiali. Coppie che hanno finto di volersi bene per quieto vivere. Il lutto quindi è stato subito rielaborato perché non c’era coinvolgimento emotivo. Si accetta la morte dell’altro senza tanta sofferenza, quasi distratti. Forse la scelta del partener dovrebbe essere più spontanea, più legata alle scelte del cuore.

 

Ester Eroli

 

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