La musica dialettale da molte persone, giovani e non, è considerata stupida e superata, una cosa d’altri tempi, per il semplice motivo che non ne capiscono il significato e l’importanza.
In Italia, esistono da sempre tantissimi dialetti, più di quanti si possa immaginare, a volte anche uno per paese, ognuno accompagnato da musiche diverse che raccontano la storia dei luoghi e delle persone.
Parlare dialetto non è solo il modo di esprimersi, ma un trovarsi insieme a persone simili, che si capiscono avendo la stessa storia, e non solo il medesimo modo di esprimersi.
Ogni paese è tale per la sua storia, è giusto vivere nel presente senza però dimenticarsi del proprio passato che fa di ognuno ciò che è oggi.
Ogni nuova generazione, crescendo perde interesse nel conoscere il proprio dialetto e così facendo, si rischia di perderli per sempre.
Così nasce l’importanza della musica dialettale, che unisce luoghi e tradizioni, un modo per ricordare il proprio dialetto e non dimenticare il proprio passato.
Dato che è giusto esprimersi in modo comprensibile nella vita di tutti i giorni, non c’è altro modo se non la musica per tramandare i dialetti e bisogna ringraziare i cantautori italiani che lo fanno con passione.
Monica Guzzo