Bisogna altresì sottolineare un fenomeno che si sta verificando in questi due ultimi decenni: la proliferazione di compagnie amatoriali. Gruppi di attori, ossia, formatisi spontaneamente, dilettanti o semi-dilettanti, spesso con base tecnica approssimativa, corredati sì da scarsa professionalità, ma anche da tanta passione, entusiasmo ed impegno. Il sempre più crescente numero di compagnie amatoriali e professionistiche, nonchè di TV private e spot pubblicitari, ha comunque provocato una forte richiesta di attori e di personale recitante, che, a sua volta, ha causato il proliferare di scuole e corsi di recitazione. Anche nelle scuole, dalle elementari al Liceo, la materia” teatro” sta prendendo piede, così come l’abitudine alle rappresentazioni teatrali alla fine degli anni scolastici.
Ma è anche d’uopo rimarcare come da parte degli ” autori” non ci sia ancora una risposta adeguata alle nuove esigenze, sia quantitativamente sia, purtroppo, qualitativamente. Sì. testi nuovi ce ne sono, autori vecchi e nuovi si danno da fare ma…salvo rare eccezioni si può senz’altro affermare come la qualità degli attuali lavori proposti sia di buona mediocrità. Probabilmente perchè gli attuali commediografi, drammaturghi e sceneggiatori hanno un po’ perduto il vero senso del dramma, della commedia, della farsa e anche le rivisitazioni dei testi classici producono risultati discutibili che spesso si discostano troppo dalle filosofie e dalle poetiche originarie degli autori. Com’è noto, “il Teatro” è costituito da tre componenti fondamentali: autori, attori, spettatori. In questo momento, intendendo l’inizio del terzo millennio, gli attori tutto sommato ci sono, gli spettatori anche, peraltro crescenti, di ogni ceto e nazione, gli autori, invece non sono all’altezza della situazione. La speranza di chi ama questa splendida forma d’arte, così gratificante per chi la pratica e per chi ne usufruisce, nata nel segno delle ninfe Euterpe, Melpomene e Tersicore è che ci possa essere una svolta, una nuova ondata di scrittori che diano nuova linfa che si dedichino con più enfasi e spirito critico ai testi teatrali. Del resto spunti e argomentazioni del quotidiano ce ne sono a bizzeffe, basta aprire giornali e ascoltare tutto ciò che i media ci propongono, però gli autori hanno bisogno di essere più sollecitati e stimolati da iniziative di carattere culturale, e soprattutto supportati da una politica finanziaria che “debba promuovere” anzichè “mortificare” i talenti, perchè sono sicuro che ce ne siano eccome!…. Aspettano solo di essere valorizzati.
Adriano Zara
Gruppi di attori, ossia, formatisi