Invenzione

I tempi sono cambiati ormai siamo diffidenti, non ci fidiamo più di nessuno, da quando forse anche il nostro migliore amico o amore ci ha tradito. Siamo caduti in specie di paranoia per cui abbiamo quasi paura e vergogna dei contatti umani, di parlare in pubblico. Accade che la gente ci spaventa, fuggiamo lievemente scossi. Il nostro comportamento tendiamo a  giustificarlo con mille scuse. Incolpiamo la società, il mondo, le circostanze, il carattere della gente, l’educazione che abbiamo ricevuto da piccoli. Vogliamo sparire certe volte alla vista di alcune persone con cui non vogliamo avere  a che fare e nemmeno parlare del più  e del meno. Alle persone che ci irritano rispondiamo a monosillabi. La nostra rabbia spesso è palese. Gli altri ci fanno letteralmente perdere tempo specie se dobbiamo andare dal dentista o in farmacia. Aggiriamo gli altri e se li vediamo da lontano cambiamo strada. Siamo sinceramente dispiaciuti di dover perdere tempo in chiacchiere inutili. I ragionamenti, le preoccupazioni degli altri non ci interessano. Noi sosteniamo solo la nostra causa.

Gli altri ci servono solo quando dobbiamo ostentare. Nel caso di incontri fortuiti de visu preferiamo inventare. Ci inventiamo promozioni, carriera. Per apparire grandi e ricchi si è disposti a tutto, a barare, a mentire. Cadiamo nel ridicolo ma non ammettiamo mai di vivere in una realtà fatta di poche risorse. Non vogliamo essere oggetto di derisione. Gli altri potrebbero prenderci in giro pesantemente. Agli amici stessi proponiamo delle balle, una rete solida di bugie. Non ci rendiamo conto di comportarci da vigliacchi. Cambiamo bandiera come tira il vento, respingiamo la realtà, la razionalità. con calma snoccioliamo tutta una serie di bugie e ogni menzogna ci da la carica per dirne un’altra. In fondo non è peccato mentire. Tornati dalle vacanze raccontiamo di vacanze multiple ossia che siamo stati in diversi posti, non uno solo. Tutti posti gettonati, importanti, costosi. Non raccontiamo di essere stati al paese di origine a far compagnia agli zii per non essere derisi. Cambiamo ogni giorno d’abito per fare vedere che contiamo, anche se gli armadi scoppiano e i soldi finiscono per futilità. Siamo immersi in un mondo di vanità dove noi siamo i protagonisti, gli artefici, non vogliamo essere da meno quando incontriamo la signora fanatica  del nostro palazzo che ci scruta interessata. Abbiamo smesso di essere sinceri e ingenui specie da quando ci siamo resi conto che sono solo remissioni.

Ci inventiamo di avere un lavoro importante, o di avere molti soldi per cui andiamo  a lavorare solo per divagarci. I nostri colleghi ci spingono alla menzogna vita natural durante. Anche noi parliamo di abiti da sera importanti che abbiamo. Sappiamo che fanno colpo sugli uomini attenti solo alla superficie. Molti uomini si mostrano galanti solo con le donne eleganti  e scollate ma non sanno che cosa si perdono rinunciando alle altre, più semplici ma più sincere. La falsità non può stare alla base di una amicizia, di un amore.

 

Ester Eroli

 

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