La figura della befana è tipica della nostra tradizione natalizia. Tutti i bambini amano in modo particolare questa fragile vecchina che, con il fazzoletto in testa per proteggersi dai rigori del freddo, viaggia a cavallo di una vecchia scopa. Eppure esiste un borgo dove si trova la casa ufficiale della befana. La casa si può tranquillamente visitare. L’antica Casteldurante, nota come Urbania, nome mutato in onore di papa Urbano VIII, in provincia di Pesaro, ospita la preziosa casa. Ogni pomeriggio dal due al sei gennaio la befana discende con la sua scopa dal campanile del duomo dedicato a San Cristoforo, nel vecchio centro storico di Urbania. Nel borgo, di circa settemila abitanti, vengono anche cucite, in occasione della festa, molte calze piene di dolciume e prelibatezze. Per le viuzze del centro è possibile incontrare molte befane in costume e farsi fotografare con loro. Ogni anno si può assistere a un brulicare di befane colorate e visitare la casa in legno dove la befana sarebbe nata. Molti empori sono dedicati alla befane e espongono i loro prodotti e le loro golosità. Molte sono le iniziative a cui dà vita il borgo, ad esempio la realizzazione della calza più lunga del mondo, cucita a turno, come vuole la tradizione, dalle befane del paese, durante tutto l’anno. Tutti gli angoli delle strade sono decorate con calzette colorate. Si può inoltre assistere a una sfilate di befane, a spettacoli animati con musica, a stand gastronomici ricchi di prodotti soprattutto locali e di dolci tipici. Si possono seguire visite guidate per il borgo alla scoperta dei negozi di artigianato, del palazzo ducale, delle antiche mura, delle chiese, delle fabbriche di ceramica. Urbania è infatti la sede di molte industrie di ceramica. L’oggettistica prodotta è ampia, anche se il settore negli ultimi tempi ha registrato una leggera flessione.
Ester Eroli