A Roma in lungotovere della Vittoria 1 troviamo la casa dove visse per anni lo scrittore critico e saggista Alberto Moravia, dopo la separazione da Elsa Morante. Nell’appartamento ebbe convivenze con Dacia Maraini e Carmen Liera. Questa casa è divenuta un museo per iniziativa degli eredi che hanno costituito una associazione che porta il nome dello scrittore. L’appartamento rimasto intatto nei suoi arredi originali è aperto solo alla curiosità di ricercatori e studiosi, in occasione di visite specifiche, per cui è necessaria la prenotazione obbligatoria. Si accettano anche visite guidate di scolaresche con più di quindici persone. L’appartamento si sviluppa intorno a due corridoi centrali in stile sobrio. La cucina è una semplice cucina anni settanta. L’ambiente colpisce per la semplicità degli arredi di tipo prevalentemente moderno, senza ostentazione e lusso. Il salotto ha un terrazzo che si apre sul panorama del Tevere. La camera da letto è molto normale. Lo studio è molto interessante riporta la scrivania in legno dell’artista dono di un amico scultore, e la sua olivetti dove scriveva. Nell’appartamento troviamo collezioni di maschere tradizionali e oggetti dell’Asia, dell’America del sud, dell’Africa comprati dallo scrittore nei suoi viaggi. Nelle stanze troviamo opere d’arte, oggetti da collezione, dipinti e opere realizzate su carta doni di amici artisti come Renato Guttuso, Leandro Cremonini, dalla sorella artista Adriana Pincherle. Molti sono i ritratti dell’artista fatti da amici pittori. Gli scaffali, in questo luogo suggestivo, sono pieni di volumi importanti. Infatti troviamo i libri della biblioteca personale dell’artista. Ci sono testi di arti visive, letteratura straniera, saggistica, romanzi, politica, psicanalisi, natura, cultura esotica che mostrano lo stretto rapporto tra Moravia e il mondo dell’arte. Nell’archivio troviamo articoli, lettere, manoscritti, appunti.
Ester Eroli