Ferdinando IV di Borbone sul lago fece costruire arditamente un casino di pesca e di caccia, realizzato sul progetto del celebre architetto Vanvitelli nell’anno 1782 . Su un isolotto sorge il sito di caccia, completamente isolato e circondato dalle acque del lago. L’isola era un tempo raggiungibile solo con barche a remi, ora per collegarla alla terra ferma c’è un ponte di legno.
Il casino è una vera bomboniera, racchiude vetrate, terrazze, statue, dalle strane forme geometriche. Esso è decorato con le sete provenienti dal sito di san Leucio sempre in Campania. All’interno troviamo dipinti il ciclo delle stagioni, opera di Hackert che sono stati ben restaurati. Sia le tappezziere che i dipinti riportano spesso lo stemma dei Borboni, che sta pure sulla facciata. Si tratta di una conchiglia. Un tempo gli arredi all’interno erano molti e preziosi, ora restano solo un camino, un lampadario, un tavolo rotondo.
Il casino in passato ospitò Mozart, Rossini, Luigi Einaudi, Nicola I di Russia i cui ritratti si possono ammirare all’interno dell’architettura.
Nella zona si coltivavano mitili come cozze, ostriche ma ora di meno a causa dell’inquinamento sempre più massiccio.
Ester Eroli