La biologia molecolare, la biochimica, l’embriologia sono tutte discipline affini che hanno spesso studiato il codice genetico degli individui e delle popolazioni e lo sviluppo del Dna.
La genetica, branca della biologia, in particolare si è soffermata sul concetto molto discusso tra gli studiosi di ereditarietà. All’interno della trasmissione ereditaria, di questo meccanismo, ci sono delle variabili che vanno tenute presenti. Il patrimonio genetico sarebbe la causa di alcune patologie, e di alcuni caratteri, oltre che di alcuni comportamenti specie di interazione con la propria epoca e l’ambiente in cui si vive. Sono stati fatti al riguardo molti studi e ci sono molti saggi. Si può dire però con certezza che la genetica influisce sulla personalità più di quanto si creda. La statistica, il calcolo delle probabilità illuminano su questo aspetto.
In verità non tutti i medici sono ferrati in questo campo. I medici di famiglia in particolare dovrebbero stare più attenti. Si dovrebbe infatti partire da una mappa genetica personalizzata che il medico di base, di famiglia dovrebbe avere a portata di mano, magari inserito in una scheda di archivio nel pc.
In particolare per le malattie del sistema nervoso ci si è accorti che esiste un nesso, un rapporto genetico stretto. Ci sono stati figli che sono impazziti, ma anche gli antenati erano stati internati in un manicomio. Ci sono state donne che hanno avuto la sindrome post partum e anche le figlie ne hanno ripreso e magari si sono suicidate. Per evitare problemi in questo campo specialmente si dovrebbe essere più scrupolosi.
Se in una famiglia ci sono tendenze all’esaurimento nervoso i membri giovani potrebbero essere sottoposti in anticipo a particolari trattamenti non necessariamente farmacologici, ma di supporto per evitare il peggio.
Ester Eroli