La gente

Molte persone vivono nell’amarezza, sono sopraffatti da un senso di noia solo perché guardano sempre alla gente che nella vita ha avuto una fortuna sfacciata, indecente. Guardano le donne con le mani cariche di anelli preziosi che sfrecciano soavi nelle strade dello shopping, le ragazze che ostentano abiti firmati, gioielli scintillanti con gaiezza. Scrutano con sguardo maligno e gelido gli uomini potenti in giacca e cravatta, che hanno occhi rapaci e voce impersonale, sguardo di disprezzo.

Molte persone si sentono dei topolini, estranei al mondo lucente, che conta, si sentono schiacciati da sguardi carichi di indifferenza di male repressa irritazione. Invidiano chi ha la barca, chi fa parte di circolo esclusivi dimenticando che ogni rosa ha la sua spina, che di certi sorrisi affettati si può e si deve fare a meno. Molte donne sposano uomini ricchi per ripiego per entrare nel mondo esclusivo, altre mostrano malcontento per un compagno che non le ricopre di attenzioni  e regali vistosi. La ricchezza non sempre è spontanea e amichevole, spesso ghettizza, fa soffrire delle pene, è fredda e distante.

Bisogna armarsi di forza interiore, sviare gli ambienti troppo chic, concentrarsi solo sul proprio mondo senza pensare all’esistenza di altri, che all’apparenza sono dorati poi si rivelano falsi e meschini.

Bisogna prendere l’iniziativa ed essere attratti solo dalla propria gente. Giovialmente bisogna trascorrere il tempo con la propria gente, quella comune, quella vera.

Si deve volare come farfalle fra le bancarelle di una sagra paesana, di un mercato rionale, di un giardino di periferia, di una gelateria fuori mano . Il nostro mondo è quello dove il nostro cuore è ben accetto e si trova a suo agio.

 

Ester Eroli

 

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