Il potere ha sempre la stessa faccia, lo stesso pugno duro. Chi incarna il potere e con esso si identifica, ha sempre lo stesso atteggiamento superbo, distaccato, tracotante in tutte le latitudini. Il potere può trasformarsi in oppressione, sfruttamento, degenerare in tirannia, in crudeltà e violenza. I regimi militari ne sono un esempio. I capi, che hanno il potere, sono spesso di volta in volta despoti, opportunisti, malvagi, avidi, ecc. Nel romanzo satirico-allegorico di Orwell “La fattoria degli animali” (Animal Farm) si trova l’allegoria del potere totalitario. In una fattoria gli animali, stanchi dello sfruttamento del padrone spesso ubriaco, si ribellano. Il sogno è quello di creare una fattoria modello, dove regna l’armonia e dove esiste solo la condivisione del lavoro. A un certo punto gli animali tutti uniti pensano di ristrutturare la fattoria contando sulle proprie risorse. Gli ideali di uguaglianza e di fraternità, inizialmente difesi, a un certo punto vengono calpestati. Infatti i maiali, assetati di potere, prendono con un colpo di mano il possesso generale della fattoria. Come gli ideatori di un rivoluzione si mettono a capo dell’azienda, mantenendo il controllo totale. Tutto deve essere sottoposto al loro vaglio. Alcuni maiali, più astuti e egoisti, diventano capi indiscussi. La cupidigia li spinge a sottomettere non solo altri animali, ma anche altri maiali appartenenti alla propria razza. La fattoria non viene rinnovata a causa di bugie, omissioni, falsità, opportunismo. Alcuni maiali si ribellano ma vengono messi a tacere con una frase: tutti i maiali sono uguali ma ci sono alcuni che sono più maiali dei maiali e quindi meritano il rispetto e il potere. Il colmo in questa farsa viene raggiunto quando i capi suini si mettono a camminare con due zampe come gli umani, per dimostrare la loro superiorità. Tutto questo significa che cambiano le generazioni, i tempi, le società, le stagioni, i paesi ma il potere resta sempre uguale a se stesso e ci schiaccia perché è appunto potere, non ha pietà, non ha anima.
Ester Eroli