La festa risale agli anni cinquanta, la prima si ebbe nel 1956. Alcuni coltivatori olandesi avevano comprato appezzamenti di terreno in Umbria per coltivare tulipani. La prima produzione riguardò tulipani dal gambo corto che non potevano essere per questo commercializzati e venduti allora i proprietari decisero di addobbare con i fiori non venduti carretti, chiese, finestre, balconi gratuitamente in occasione dell’arrivo della primavera. Una usanza che si diffuse rapidamente.
La festa prevede addobbi di oggetti, case, giardini, auto, autobus e sfilate in costume d’epoca con auto d’epoca e molti appuntamenti gastronomici con vino e piatti locali della tradizione, specie di pesce lacustre. Le taverne locali si aprono per i visitatori. Sono previsti momenti ludici per i bimbi, esibizioni di artisti da strada. I balconi e i vicoli sono pieni di fiori.
L’ultimo giorno, che coincide con la domenica, una sfilata in costume precede la sfilata dei carri allegorici con petali di tulipano. I costumi sontuosi sono di solito del rinascimento. Ogni volta è trattato un tema diverso in riferimento anche alle origini del tulipano che sarebbe nato in Cina e in Pakistan. A portarlo in Europa fu un ambasciatore fiammingo. Nel cinquecento si diffuse in Olanda la moda dei tulipani e furono collocati nei giardini reali. Nel seicento si diffuse in altre regioni europee ed era simbolo di benessere.
La sagra del tulipano affascina per la sua rievocazione storica, per le escursioni promosse e le passeggiate notturne, per i carri allegorici multicolori ricoperti di petali a tema. La festa prevede il pagamento all’ingresso ma è gratuita per i piccoli fino a quattordici anni.
L’evento è apripista di altri eventi simili.
Ester Eroli