La storia del cammello

Vi è un passo del vangelo di Matteo, divenuto ormai un luogo comune, in cui si parla di un cammello. L’evangelista sostiene che è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno dei cieli. La storia del cammello poteva a prima vista apparire oscura e priva di significato. Specie per i più piccoli questo passo del vangelo appare poco chiaro. In realtà viviamo in un periodo storico profondamente mutato. La tecnologia ha cambiato il volto della civiltà. In Italia il decollo economico ha raggiunto alti livelli di benessere. Il nostro paese in breve tempo è entrato di diritto nella cerchia dei paesi più industrializzati. Il miracolo economico è stato pagato a caro prezzo dalla società. Man mano che cresceva il livello di vita nella stessa misura decadevano i valori interiori. L’Italia del passato era molto più povera ma ricca di valori morali, spirituali. I punti di riferimento erano i principi etici, le regole morali, la solidarietà umana. Con il tempo invece l’auto è divenuta più importante degli affetti, le vacanze in isole sperdute ha preso il posto del senso del dovere. I beni materiali hanno preso il posto di quelli morali. Il benessere ha corrotto le coscienze. I valori sono stati stravolti. Così abbiamo visto la cruna dell’ago dilatarsi per consentire il passaggio veloce al cammello e la porta del paradiso chiudersi per impedire il passaggio del ricco. Ai ricchi di famiglia ormai si sono aggiunti i nuovi ricchi, quelli che si sono arricchiti anche con traffici illeciti. Il denaro è la sola molla che spinge il mondo moderno. Possiamo quindi dire che il cammello è passato.

 

Ester Eroli

 

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