La storia del tombolo

Il tombolo è un pizzo ricamato generalmente fatto a mano¸ un merletto realizzato con lo strumento chiamato appunto tombolo. il pizzo raffinato si ottiene usando un filo sottile di cotone. Svariate sono le tecniche usate e i metodi ma di solito per ottenere cuscini¸ tovaglie ecc.  si ricorre a un precedente disegno del merletto anche con carboncino. Per intrecciare il tessuto ci vuole pazienza ed esperienza. il tombolo è composto di tre parti il sostegno con incisioni decorative¸  un tamburo circolare che funge da base per l’intreccio dei fili¸ i fuselli dove sono avvolti i fili . Per disegni complicati si arriva a ottanta fili. I primi fuselli in osso furono usati dagli etruschi. Si dice che l’invenzione del tombolo avvenne ad Isernia nel 1400 dove in un monastero benedettino alcune suore spagnole insegnarono l’arte del ricamo alle educande. Dopo l’uso del tombolo si diffuse nei centri religiosi¸ nei ceti popolari e poi aristocratici.  Nel 1400 il centro nevralgico divenne l’Abruzzo con Scanno¸ Pescocostanzo¸ poi le Marche con Offida dove si crearono le trine a fusello. Poi l’arte del tombolo si diffuse nel 500 in Croazia¸ a Venezia¸ Gorizia¸  nel Trentino¸ a Cantù¸  in Sicilia¸  a Pozzuoli¸ a Rapallo. I centri di maggiore diffusione furono Cogne¸ Burano¸ Cantù¸  Acerra¸ Offida. Si diffuse in modo capillare l’arte del fai da te.  Nel cinquecento le ricamatrici di Grado realizzavano accessori¸  filati¸ tessuti¸ capi di abbigliamento.  Corsi di tombolo si svolsero accanto a corsi di ricamo con aghi curvi e da rammendo da usare uno per ogni colore usato . A Padova e provincia si costruivano tomboli.  il tombolo si diffuse in Magna Grecia nel XVI secolo e nelle Fiandre con risultati sorprendenti e i capi ricamati divennero una moda di lusso.  I ceti elevati usavano il ricamo come emblema di distinzione sociale e con i mutamenti sociali si aggiunse l’arte dell’intaglio. Con il mutamento dei costumi si ebbero nuovi metodi. Ogni donna di un ceto sociale medio o elevato esponeva il corredo ricamato nella camera nuziale.   Era il ricamo simbolo di uno stato sociale da esibire. nel settecento anche uomini usavano i ricami nei polsini¸ colletti¸ fazzoletti¸ sulle else delle spade. Nei conventi si ricamavano abiti commissionati da ricche signore. In Lombardia molte industrie iniziarono  la commercializzazione e si produssero lavori ricamati in serie. Anche gli orfanotrofi ricamavano su commissione. Sorsero molti laboratori privati dedicati al tombolo. Il tombolo era praticato anche nelle case private. Sorsero mote scuole per merlettarie che vendevano le loro produzioni ai privati e ai nobili. Si crearono gruppi di lavoro che esponevano i loro manufatti in mostre anche itineranti. I merletti¸ coniugando tradizione e modernitภvenivano usati per feste paesane e per realizzare capi di alta moda. Con la meccanizzazione si fecero merletti con le macchine e la manualità si perse per strada. In alcuni casi prevalse l’interesse commerciale.

Negli ultimi tempi il tombolo sta riprendendo piede. Molte società vendono online molte varietà di articoli con consegna a domicilio e spesso spedizione gratuita. il ricamo è divenuto un prodotto ricercato da molti estimatori che seguono la tradizione e che considerano una forma di investimento comprare ricami rari e preziosi.

 

Ester Eroli

 

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