L’abazia di San Clemente a Casauria

L’abazia di San Clemente a CasauriaIn Abruzzo, nelle vicinanze di Chieti, l’abazia di san Clemente ci appare in tutto il suo splendore. La località si chiama Casauria. L’abazia è un vero museo ricco di manufatti artistici di pregio. L’abazia venne costruita nel lontano 871 per volontà, come suo ex voto, dell’imperatore Ludovico II, che era stato fatto prigioniero a Benevento dello spregiudicato re longobardo Adelchi. Ludovico era stato liberato anche grazie all’intercessione del vescovo della zona. L’abazia all’inizio venne dedicata alla Santissima Trinità, poi con il trasporto in essa delle ossa di san Clemente, date da papa Adriano, dedicata a quest’ultimo. La sua posizione strategica saltò subito agli occhi e l’abazia riuscì con il tempo ad ampliare la sua estensione. L’abazia attraversò dei momenti bui durante l’invasione normanna e saracena. Successivamente sotto la guida dell’abate Leonate, della regola di san Benedetto, conobbe un momento di grande prestigio. Fu Leonate a trasformare l’abazia in luogo di arte chiamando le maestranze più famose della zona e non. La sua morte fermò in parte questo processo di abbellimento. I secoli seguenti furono caratterizzati dalla decadenza della chiesa anche a causa di spaventosi terremoti. Spogliata dalla truppe francesi nel settecento, fu ridotta a stalla e magazzino, dopo fu ceduta al comune di Casauria. Successivamente il complesso benedettino venne restaurato. La facciata con tre arcate ci colpisce per il suo portico di antica costruzione e per gli aspetti decorativi tipici comunque della tradizione abruzzese. Nei capitelli della facciata sono raffigurati i dodici apostoli in sequenza. La parte superiore della facciata in passato aveva il rosone distrutto dal terremoto. Nel portale maggiore nell’architrave viene narrata la fondazione dell’abazia. Nei capitelli sono raffigurati i vizi e la vittoria del bene. Nelle porte di bronzo le formelle rappresentano i castelli di cui l’abazia era proprietaria. All’interno il candelabro con il cero pasquale si erge a forma di testa di leone, proveniente da un tempio pagano ed è il simbolo di Gesù. L’ambone poggia su colonne aventi capitelli ornati di palme che si aprono, simbolo dell’animo cristiano che si apre alla parola di Dio. Le ossa del santo si trovano in un’urna di alabastro, che conteneva anche le reliquie di san Paolo e di san Pietro. Urna ritrovata nell’anno mille. L’altare maggiore invece è sormontato da un ciborio del quattrocento che andò a sostituire l’originale. Nell’abazia troviamo poi una cripta composta da nove navate e formata da una interessante volta a crociera. La cripta fu realizzata con ogni probabilità con materiali di spoglio provenienti da antichi edifici di epoca romana. Nella cripta spiccano ben quattro capitelli corinzi.

 

Ester Eroli

 

San Clemente a Casauria – L’Abbazia e la Cripta – Castiglione a Casauria (PE)

https://www.youtube.com/watch?v=trLlTDVT1NU

 

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