L’avanzare delle donne

L’avanzare delle donneViviamo in una società complessa, multirazziale, vivace, per niente banale. Le radici stesse sembra che vengano scardinate in nome della modernità, più concreta, più essenziale. Molti atteggiamenti sono stati superati, non si fanno più gli inchini, il baciamano è caduto in disuso, non ci sono più i sensali di nozze con i loro onorari e le loro pretese, non c’è più il delitto d’onore. La morale stessa si è liberata di molti orpelli. I grandi magazzini hanno sostituito i negozi a conduzione familiare. Il livello culturale della popolazione si è elevato. La più grande rivoluzione forse è avvenuta in tema di eredità anche se nessuno sembra farci caso. In passato nelle grandi divisioni del patrimonio familiare, specie nelle grandi famiglie, le figlie femmine venivano liquidate con somme in denaro, anche cospicue, oltre la dote. I palazzi storici, le case di pregio, i garage ecc venivano lasciati ai rampolli maschi. Alle donne, spesso liquidate in fretta e furia, si faceva addirittura l’inventario degli oggetti, dei prodotti che si era presa nella casa paterna, senza mancanza di tatto. Gli uomini ostentavano possedimenti, terreni, case, appartamenti. Le donne si sposavano e andavano a far parte della famiglia del marito, invece i fratelli maschi restavano più in contatto. I notai per anni hanno regolarizzato questo tipo di spartizione, senza intervenire troppo e giudicare. Si credeva di conoscere le donne e quindi si consideravano creature fragili bisognose di una guida, prima del padre poi del marito. Ora i tempi sono mutati. Ci si è resi conto che non sempre ci si può affidare ai maschi della famiglia, spesso smidollati, privi di spina dorsale, amanti della bella vita con cui dilapidano interi patrimoni, anche se apparentemente precisi e attivi. Gli uomini spesso promettono e non mantengono e arrivano alla rovina materiale e morale. E’ sempre più diffusa la moda di lasciare in eredità le proprie cose e i propri beni, per persone senza figli, a ragazze, a giovani donne. Con il tempo ci si è convinti che le donne sono più responsabili, più rispettose delle tradizioni di famiglia, meno prepotenti. L’attrazione verso le donne è andata crescendo, e sono molte quelle che ricevono in eredità aziende, fabbriche a svantaggio dei loro fratelli. Le donne sono più riflessive, si impegnano di più, sono meno litigiose, più adatte alle sfide. Molti sono gli zii che cercano di abbordare nipoti di sesso femminile. Gli uomini appaiono più boriosi, più spietati. Le donne sentono di più la pietà, i sentimenti, la nostalgia, il rimpianto. Nessuno può contrastare le ragioni personali di chi sceglie nel testamento delle donne. Molti ragazzi si sono mostrati irritati da certe scelte ma non possono fare nulla, anche se avevano già pensato al modo di sperperare i soldi in divertimenti. La colonizzazione prolungata del maschio ora in fatto di eredità sta diminuendo. Le eredi donne sembrano più affidabili, più consapevoli e a pensarla così sono già molti.

 

Ester Eroli

 

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