Nella nostra vita non sempre tutto è filato liscio, magari ci sono stati degli intoppi, dei contrattempi, dei problemi. Abbiamo dovuto sostenere cruente battaglie magari contro le malattie, contro qualcuno, contro qualcosa o addirittura contro lo stesso destino, che invece di aiutarci ci ostacolava. Così ogni giorno abbiamo lottato, combattuto fino allo stremo, senza arrendersi mai. Ci siamo affaticati, abbiamo sudato per ottenere ciò che ci sembrava ci spettasse di diritto. Mentre il destino ci trascinava verso il fondo noi abbiamo respinto l’assalto con dignità. Proprio nei momenti cruciali, quando eravamo spacciati, abbiamo scoperto la forza della vita, ossia la volontà di non arrendersi. Quando stavamo per perderci ci siamo ritrovati grazie a quel vigore interiore, a quello spirito di sopravvivenza che abbiamo nel nostro Dna. Quello che ci colpisce comunque nelle situazioni estreme è la reazione del nostro cervello. Nel momento più difficile, quando siamo sotto stress il nostro cervello per così dire si illumina. La soluzione arriva a livello tutto mentale, chiara, precisa, immediata. Mentre la mente lucidamente trova la soluzione le nostre mani tremano, le nostre ginocchia scendono. Così sappiamo subito quello che dobbiamo fare come se fossimo dei robot pilotati. Una forza nuova arma le nostre braccia, un vigore mai provato prima ci spinge a fare cose sensazionali. Così capita che un arzillo vecchietto avanti con gli anni da solo mette in fuga un’intera banda di rapinatori di banche, un bambino riesce a liberare un animale in trappola. Noi abbiamo un gioiello unico che non sfruttiamo mai fino in fondo: il cervello.
Ester Eroli