Le bugie maligne nelle aziende in tempi di crisi

Le bugie maligne nelle aziende in tempi di crisiSiamo sicuri del fatto, senza ombra di dubbio, che siamo di fronte a una grave crisi economica, che ha cambiato i connotati della società e che ci impressiona ogni giorno di più . Eravamo abituati nel benessere ma sappiamo che nulla sarà come prima. Nessun ambito è rimasto intatto e ormai non si sa più dove aggrapparsi. La realtà ci richiama al risparmio, minacciosa, poco incoraggiante. Molte categorie di lavoratori lottano fino allo stremo per non perdere il posto di lavoro. Molti, presi alla sprovvista, si abbandonano al nulla. La crisi va vista con occhi fermi, con mente lucida per trovare soluzioni, senza dolorosi batticuore. Ogni giorni i problemi vengono affrontati invece con tensione, atrocemente. Mille domande orribili attraversano il cervello. Tuttavia in talune aziende si verificano degli episodi anomali. Ai dipendenti viene detto con voce precisa che la direzione di comune accordo ha deciso di non assumere altro personale e di non consentire aumenti di stipendio, di livello, progressioni di carriera. In certe circostanze gli stipendi vengono bloccati, come pure gli scatti di anzianità. Chi tenta di chiedere un avanzamento di carriera viene maltrattato. Poi si scopre una verità che non si vede, che viene mormorata sottovoce, poco conosciuta, poco convincente ma reale. Una verità sconveniente che non risolleva l’animo. I dipendenti la scoprono per caso, cercano di combatterla con espressione indignata. Si scopre ad esempio che incerti dipartimenti sono stati ammessi consulenti esterni, che in un supermercato è stato assunto un commesso, forse un parente di qualcuno che conta. Per compiacere illustri personaggi si assumono delle persone. I disperati che si ribellano vengono accusati di avere una immaginazione troppo vivace e eccitata. Per certe persone ci sono sempre delle opportunità. I nuovi assunti si aggirano con aria trionfale, guardano tutti con superbia, ridono sotto i baffi perché l’hanno spuntata alla faccia della crisi. Gli altri possono rimanere a piedi, forse se lo meritano. Un sentimento forte di repulsione al potere prende alla bocca dello stomaco. Si scopre che la giustizia ha delle leggi non uguali per tutti.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.