Le corrispondenze del passato

In passato erano molto diffusi i carteggi, ossia scambi di lettere fra due o più persone. In ogni lettera si poteva ritrovare un certo coinvolgimento emotivo da parte degli scriventi. Famose sono le raccolte di lettere, sia pubbliche che private, di autori noti. Pensiamo all’epistolario di Plinio il Giovane, di Gramsci, di Foscolo, di filosofi come Nietzsche. Interessante sotto tutti i punti di vista è l’epistolario di Leopardi, utile per la comprensione della sua psicologia e delle sue opere. Le tematiche affrontate nelle lettere sono le stesse che ricompaiono negli scritti principali. Uno dei più ricchi epistolari è quello di Macchiavelli. Lui infatti era solito scrivere ad amici per parlare , in un autentico colloquio, di questioni di politica e attualità. Molti artisti nelle lettere, indirizzate a personaggi famosi, discutono di poetica. Queste raccolte sovente sono state pubblicate. Nelle biblioteche è facile imbattersi in interi cataloghi epistolari. Durante l’ultima guerra l’unica forma di comunicazione con il fronte erano le lettere, che magari giungevano dopo mesi. Le lettere d’amore fra sibilla Aleramo e Dino Campana sono rimaste nella memoria. Famose sono le lettere d’amore intercorse nel tempo fra poeti e poetesse. La lettera ha rappresentato una forma di comunicazione importante. Ai giorni nostri si sta perdendo progressivamente l’uso delle epistole. Con l’avvento di internet si preferiscono di gran lunga le veloci email, che però non lasciano traccia. Le lettere venivano conservate fra rami di fiori e profumi, restavano nel tempo, ricostruivano un percorso di vita. Le email sono sbrigative, fredde, efficaci ma sterili. Una corrispondenza a distanza aveva il fascino dell’attesa. Ora le email giungono in tempo reale e possono anche essere cancellate rapidamente. Se non vengono cancellate subito rimangono nella memoria del pc che poi provvede a espellere a mano a mano che il tempo passa. Si è perduto il gusto di scrivere una lettera di sera con la luce ovattata della lampada accesa sulla scrivania. Lo stile, la forma delle lettere era molto curata. Nelle email non si fa più caso alle parole usate, conta il messaggio diretto, immediato. Il tempo passa e dobbiamo dire addio alla lettera cartacea. Tutte le lettere del passato giacciono in un cassetto perfettamente conservate, perché fanno parte del nostro vissuto.


 

Ester Eroli

 

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