Le personalità di chi si ritiene appartenente a una stirpe importante

Le personalità di chi si ritiene appartenente a una stirpe importanteSpesso non riusciamo a gestirci sul lavoro, la nostra mente è distolta da soprusi, parole sgarbate. Cerchiamo di fare attenzione, di essere tolleranti, di negoziare ma senza successo. Ci mettiamo in una posizione equilibrata cercando di non fare concessioni, né di essere aggressivi. Cerchiamo di cavarcela nascondendoci dietro un comportamento gentile, neutro, lontano da eccessi. In verità scopriamo che il nostro ambiente è inquinato, sottoposto all’influsso di persone malefiche che vogliono la nostra rovina. Ci sono persone egoiste che si credono di appartenere a una stirpe eletta, degna di rispetto e quindi desiderano solo sottomettere gli altri, controllarli.

Gli altri sono rottami, persone fragili e inutili. Queste persone sono arroganti, agitate non sfuggono alla tentazione di fare del male. Sono piene di sussiego, pronte ad attaccare con tono di sfida i colleghi per semplici banalità. Si divertono a tormentare gli altri, godono quando i colleghi cadono in fallo e sbagliano. Non tengono a freno la lingua e offendono. Si meravigliano degli insuccessi altrui ostentando sicurezza. Sono persone che vogliono che gli si apra la porta, che non si abbassano quando cade qualcosa, che non vogliono aprire un armadio, che vogliono il caffè pronto fatto dagli altri, che vogliono la colazione pagata e magari il giornale pronto solo per loro. Non si alzano mai, non corrono mai, non aprono le porte, non fanno gli auguri per le feste. Si ritengono importanti, sono sempre in attesa di una ulteriore promozione. Confondono le idee ostentando presuntuose. Pretendono pasti decenti in mensa, elogi di ogni tipo, resoconti dettagliati di ogni affare di lavoro.

Con stupido orgoglio covano rancori. Imputano ad altri le loro colpe. Se colti sul fatto mostrano un indole collerica. Non abbassano mai la testa anche quando hanno torto. Sono incoerenti, meschini sempre pronte a reclamare, a chiedere un loro spazio che nessuno nega. Spendono il denaro con parsimonia e si fanno pagare tutto dai colleghi e dall’azienda. Si esprimono con brutalità mentre indossano i vestiti dei santi. Si mostrano gaudenti, ostentano trionfo. Con candore reclamano sempre l’attenzione degli altri. Non ammettono mai le loro colpe. Si mostrano sempre allegri, puliti. Si infastidiscono per i successi degli altri. Si mettono sempre sulla difensiva. Sono rivali, ostili, ostinati per passione. Sono un guazzabuglio di passioni. Ad aggravare il quadro c’è il fatto che tramano alle spalle dei colleghi con risolutezza, fanno loro dei dispetti. Sono ipocriti e disgustosi perché non amano perdere, allora fingono di vincere, di avere buonsenso. Persistono nel loro atteggiamento fino allo sfinimento.

Non si può aspettare una loro conversione. Sono immensamente invidiosi e polemici. Non è facile convivere con queste persone che cambiano sovente umore e sono facili ai colpi bassi. Non mostrano mai un vago segno di pentimento, di maturità. Si scandalizzano di tutto e non concedono niente. Con loro ci sono solo infinite guerre con qualche tregua. Mettono ostacoli in ogni situazione senza motivo. Vogliono però essere sempre riveriti perché sono persone eccellenti, spiriti importanti. La loro personalità si staglia sopra gli latri. Le loro sfide sono irritanti. Naturalmente sarebbe meglio non conoscere queste anime limpide che ci considerano solo loro schiavi. Ci dicono apertamente che vogliono essere riveriti, che vogliono la pratica sul tavolo, la finestra aperta, l’aria condizionata forte. Non arrivano mai a compromessi. Amano riempirsi la bocca solo di sé. Parlano chiaramente senza peli sulla lingua portando l’acqua al proprio mulino. Di solito pensano solo alla loro carriera, a sistemarsi, a portare gli oggetti del lavoro a casa. Apparentemente sono definite brave persone ma con il tempo appaiono cupe e scostanti.

Non conviene litigare con loro perennemente conviene far finta di leggere o di guardare fuori come se non esistessero. In alcuni casi, senza lasciar passare molto tempo, occorre sbandierare le proprie cose sotto il loro naso. Ogni tanto ci vuole una scossa, per rispetto di se stessi. Anche noi potremo appartenere a una stirpe eletta solo che loro non lo sanno o fingono, per convenienza di non saperlo. Basta solo ricordarlo ogni tanto.

 

Ester Eroli

 

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