Le strane profezie di Nostradamus e la profezia di Malachia

Le strane profezie di Nostradamus e la profezia di MalachiaNel mondo moderno nessuno crede più ad indovini, maghi, profeti, astrologi, stregoni, guaritori, cartomanti. Nel mondo della scienza dove l’economia regna sovrana, dove ognuno pensa a questioni strettamente pratiche non c’è spazio ovviamente per le profezie. Nessuno dei giovani studenti conosce ad esempio la profezia di Malachia e di Nostradamus. Malachia è stato considerato un santo ed è famoso per i suoi miracoli e visioni. La leggenda narra che Malachia, durante il suo primo viaggio a Roma, sede della chiesa, ebbe una visione cadendo in trance sul futuro del papato. La visione narrata con brevi frasi in latino, venne data direttamente nelle mani di papa Innocenzo II, che non la divulgò e la nascose negli archivi vaticani, ma fu diffusa ugualmente oralmente. Secondo alcuni studiosi tale profezia è falsa, copiata quella autentica sarebbe quella del medico, astrologo, profeta Nostradamus, noto a tutti con questo pseudonimo. Secondo alcuni la profezia attribuita a Malachia era in realtà stata realizzata da Nostradamus. Nostradamus scrive un testo profetico in rima sul futuro destino del mondo e della chiesa, con frasi abbastanza sibilline, discorsi simbolici e pochi riferimenti temporali. Tuttavia secondo alcuni tra le sue quartine c’è la visione di un papa vestito di bianco che perde sangue, che alcuni considerano riferito all’attentato a Giovanni Paolo II nel lontano 1981 e quella del crollo di una torre fumante, probabilmente riferito al crollo delle torri Gemelle nel 2001. La sua visione mistica comprende anche i papi che si succedono al soglio pontificio. I papi nei versi vengono descritti in vario modo, alcuni con riferimenti allo stemma di famiglia, al cognome che portano, alla città natale ecc. Pensando agli ultimi papi Paolo VI viene definito fiore dei fiori, con riferimento allo stemma della sua casata, Giovanni Paolo I, viene indicato come quello della mezza luna” della metà della luna”. Come sappiamo Albino Luciani venne eletto in un giorno di mezza luna e il suo pontificato durò solo 33 giorni, e morì dopo una ecclissi di luna. Giovanni Paolo II è definito il papa “della fatica del sole”, “labore de solis” forse in riferimento al suo infaticabile lavoro e al suo lungo pontificato. Giovanni Paolo, come un sole che copre l’arco di molte ore rifulge sul soglio pontificio, evangelizzava le masse attraverso anche i suoi numerosi viaggi apostolici. Benedetto XVI è chiamato gloria dell’ulivo forse in riferimento alla sua appartenenza ai benedettini detti anche olivetani. Di questo papa nelle rime di Nostradamus si parla di un pontefice europeo, che resterà per un periodo non molto lungo. Nelle rime si accenna alla grande tribolazione della chiesa, alla corruzione, alle persecuzioni, alla lotta contro il male. Dopo questo papa rimarranno solo altri due papi poi la chiesa crollerà per sempre e il papa sarà costretto a fuggire. Il finale è catastrofico e apocalittico. Secondo alcuni studiosi, che hanno interpretato le quartine, si allude ad un incendio proprio in Vaticano, a San Pietro. In altre parole l’ultimo papa della storia pascerà il suo gregge fra molte lotte e tribolazioni e il vaticano verrà distrutto. Secondo alcuni storici molti fatti profetizzati da Nostradamus non si sono avverati e anzi tali profezie sono false e create ad arte, gli scritti inventati e manomessi. Sicuramente nulla accadrà di tanto sconvolgente però alcune previsioni ci fanno riflettere e meditare. Alcune coincidenze ci sembrano sorprendenti. Tuttavia il futuro nessuno lo sa di preciso.

 

Ester Eroli

 

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