L’eredità di Eszter

Nel romanzo di Marai, scrittore slavo di talento,  dal titolo l’eredità di Eszter troviamo trattati dei temi che sono tuttora validi segno evidente che le donne non sono mai cambiate completamente. La protagonista è una  donna matura, debole, fragile e la sua debolezza è accentuata dal suo carattere romantico e sentimentale incline alla passione amorosa. Lei è profondamente innamorata di un avventuriero e nonostante le bugie aspetta fiduciosa il suo ritorno ammaliata dal suo sguardo penetrante e dal suo profumo dolciastro. Non protesta mai, non si ribella. Lo guarda con occhi fissi e attenti. Quando è sola si sente avvilita e depressa. Vorrebbe al suo fianco l’uomo che ama, l’unico che ha amato . Non è diffidente, sospettosa. Rispetta l’amore con languido struggimento. Si confonde attratta dall’uomo che difende fino all’ultimo.  Davanti a lui svaniscono problemi, dolori, non lasciano tracce le lotte, i ricordi dolorosi.

L’uomo che ama è malvagio, si perde in continuazione, privo di dignità, falso, bugiardo, scattoso, furbo, ruvido. L’amore lascia poche tracce nel suo cuore.

L’uomo torna a visitare la sua amata Eszter all’improvviso e si impone con forza, ma lo fa solo per accaparrarsi il patrimonio della donna. Lei lo accoglie come un miraggio pur essendo in parte consapevole della sua natura. Lui è un tipo d’uomo che ha successo incondizionato con le donne, con la gente è un funambolo, un prestigiatore. Riscuote gli animi con entusiasmo. E’ un uomo aperto, curioso che ama fare regali, dediche. E’ tremendamente egoista e non si cura mai delle esigenze altrui. Tuttavia riesce a insinuarsi nel cuore della donna che commette la sciocchezza di donargli la sua casa. La protagonista non ha la forza di tenergli testa, davanti a lui diventa ridicola. Lei si abbandona leggiadra  solo al sogno roseo e romantico di un amore autentico e ricambiato.

E’ un amore che la soffoca ma lo scrittore sottolinea come gli amori infelici non finiscono mai. Molte sono le donne del nostro tempo uccise per mano di compagni aridi  e perversi. Gli uomini sono come domatori di animi femminili delicati.

 

Ester Eroli

 

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