L’esistenza dell’aldilà

Sul destino ultraterreno dell’anima è stato scritto e detto di tutto. Esiste al riguardo tutta un filone di letteratura che cerca di spiegare il passaggio dell’anima nell’aldilà.  Pensiamo al testo “la vita oltre la morte” ai tanti libri di Rosmery Altea nota sensitiva.  Il confine tra vita e morte è labile, sottile, basta un niente, un incidente per venire catapultati all’improvviso nella nuova realtà. Nessuno può dirsi pronto  a questa esperienza. Nessuno se la sente spontaneamente di provare a varcare quella misteriosa soglia. I veggenti di Medjugorje, luogo di apparizioni mariane nella Bosnia, dichiarano di essere stati portati fisicamente a vedere l’altro mondo dalla Madonna. La loro testimonianza è particolare. Hanno guardato l’altro mondo come attraverso una finestra. Nel paradiso hanno visto un grande spazio con tante persone dotate di tuniche come quelle romane di diversi colori. Le anime passavano il tempo pregando, lodando Dio. Nel purgatorio hanno sentito le voci di anime in penitenza che soffrono per essere ancora lontane dalla luce vera di Dio. Nell’inferno hanno assistito alla grande tribolazione di anime che si trasformavano come di incanto in bestie. Sono le anime che liberamente hanno scelto il male. Agendo contro la volontà di Dio si sono dannate. Quello che colpisce in tutto questo non è tanto la descrizione in se stessa quanto la coincidenza delle affermazioni. Noti sensitivi, veggenti parlano tutti allo stesso modo e indicano l’aldilà usando gli stessi termini. Questo è sorprendente. Anche persone che non si conoscono fra di loro, appartenenti a altri continenti, a altre epoche, a altre culture dicono la stessa cosa. Suor Lucia, la protagonista dell’apparizione di Fatima, parlò dell’aldilà in modo quasi uguale. Anche lei nell’inferno ad esempio vide uomini  e demoni assumere forme spaventose di orribili animali. Naturalmente sono le anime di assassini, incalliti truffatori ecc. Esistono fenomeni inspiegabili a cui nessuno sa dare una spiegazione esauriente.  Molte persone comuni che hanno avuto dei lutti in famiglia narrano di strani episodi, di contatti avuti con l’anima del defunto. I casi sono molteplici, spesso raccolti nei libri. Le testimonianze sono veramente molte. Una cosa ci sembra certa pur nel caos delle notizie: la vita non può esaurirsi in una breve cerchia di anni, di una persona non può rimanere solo una fotografia in bianco e nero chiusa in una cornice.

 

Ester Eroli

 

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