L’evoluzione degli armadi nei secoli

La parola armadio viene dal latino antico armarium ed era propriamente un vero ripostiglio per le armi nelle case, nelle caserme, nelle trincee di guerra. Al tempo dei romani aveva la funzione di ospitare al suo interno armi e attrezzi di ogni tipo da guerra o altro. Eranro stati i greci a inventarlo con ante, ripiani e cassetti per usi non proprio militari ma per conservare codici, documenti. La parola venne volgarizzata in armario e nelle fasi successive passò a indicare un ripostiglio costruito nella roccia, nel muro e chiuso. A Pompei negli scavi furono ritrovati armadi a due scomparti uno inferiore e uno superiore ricavati da incavi nel muro.

La fortuna dell’armadio comincia però nel Medioevo quando chiese e monasteri ne fanno un largo uso per riporre oggetti sacri, libri, reliquie, eucarestia, arredi ecclesiastici. Molte sacrestie si arricchiscono di armadi di legno massiccio, pregiato. Nello stesso duomo di Milano viene realizzato un vero armadio monumentale.

Nel periodo gotico si afferma uno stile nuovo, gli armadi diventano a due ante, si arricchiscono di intarsi, fregi, decorazioni pittoriche di pregio. Quelli delle case private sono meno decorati e più snelli.

Il rinascimento vede l’affermarsi di armadi con intarsi e ornamenti e si cominciano a vedere i piedi per facilitare gli spostamenti. Nel cinquecento gli armadi sono per lo più verticali specie quelli usati dai commercianti per conservare carte, e assumono le forme più disparate dettate dalla fantasia. Molti esemplari si rimpiccoliscono e compaiono scomparti segreti dove conservare i gioielli. Molti armadi presentano due corpi sovrapposti invece di uno intero. Si afferma dopo lo stile francese con un solo corpo. Sono armadi tipici della reggia di Versailles e sono ampi, con decorazioni preziose in avorio, in bronzo, in smalto, con linee curve, disegni floreali rosa e amaranto, laccati in stile cinese. Lo stile francese influenzerà il nord Italia. Nel settecento perdurano gli ornamenti, le decorazioni fantasiose, i pannelli scolpiti. Nell’ottocento possiamo trovare armadi molto appariscenti e di legno pregiato. Solo nel novecento gli armadi si arricchiscono di specchi e hanno uno stile più sobrio e funzionale rispecchiando lo stile rigido neoclassico. La produzione in serie industriale è stata però affiancata da quella artigianale più originale.

Negli ultimi tempi si assiste a una continua richiesta negli appartamenti in costruzione, specie delle classi più abbienti, di armadi a muro, ossia quelli ricavati da un vano nel muro nella parete. Molti costruttori si sono dovuti adeguare e rispettare le esigenze dei ricchi clienti. Segno di una evoluzione del gusto.

 

Ester Eroli

 

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