Viviamo in una epoca di grande, profondo individualismo. Nonostante i propositi di solidarietà, le belle parole in giro si trova solo egoismo allo stato puro. Ogni giorno ci succede di essere criticati, respinti, maltrattati come se noi fossimo sbagliati. Alla fine irritati giungiamo alla conclusione che non ci importa più degli altri, basta che abbiamo la salute, i soldi. Rapidamente ci allontaniamo dagli altri, prendiamo le distanze. Ci chiudiamo nel nostro guscio, nel nostro cantuccio scavato con fatica e non cerchiamo appoggi di nessun genere. Non vogliamo interrompere il flusso dei nostri giorni, non volgiamo perdere tempo. Anzi solitamente ci sforziamo di respingere gli intrusi, i soliti ficcanaso che vorrebbero sapere di noi. Salutiamo frettolosamente con un filo di voce come se fosse una fatica o non salutiamo senza una ragione precisa. Rivolgiamo agli altri uno sguardo intenzionalmente duro. Crediamo a torto che gli altri siano degli importuni testardi e non diamo il permesso di entrare nel nostro mondo. Ogni tanto in modo ignobile ci serviamo degli altri per poi tornare sui nostri passi ossia ad essere rigidi e sostenuti come modelle in passarella, austeri come un capo di stato. I discorsi che ci affrettiamo a fare con gli altri sono banali, mai intimi.
La cosa peggiore che avviene in questa società è il rallegrarsi per essersi liberati di una persona, un atteggiamento diffuso che ci fa impietrire.
Se una persona del nostro palazzo viene trasferita godiamo così non vedremo più il suo cane, il suo bimbo vivace. Se un collega viene trasferito gioiamo nel cuore così non vedremo più la sua persona eccessivamente elegante. Quando muore una vecchina del vicinato i bambini gioiscono così possono giocare liberamente a pallone sotto casa senza essere ripresi. Il senso di liberazione accompagna molte azioni, gesti del nostro quotidiano. Ci sentiamo liberi quando viene arrestato un politico che non sopportavamo. A furia di scartare gli altri ci ritroviamo soli.
La sera il nodo che abbiamo in gola non si scioglie in parole amiche.
Ester Eroli