L’influsso del pensiero

L'influsso del pensieroIl pensiero umano è complesso, il suo stesso percorso è tortuoso. I pensieri possono veramente influenzare il nostro comportamento? Tutti sappiamo che se pensiamo male di una persona difficilmente riusciamo ad essere espansivi con lei pienamente. Le nostre azioni richiedono spesso concentrazione, razionalità ma soprattutto calma. La calma è la virtù dei forti, come recita un proverbio. Bisogna essere sempre sereni, rilassati e non lasciarci travolgere dagli eventi. Gli eventi spesso ci plasmano e gli eventi negativi ci condizionano, condizionano i nostri pensieri, le nostre azioni quotidiane. Studi medici hanno dimostrato che le malattie si combattono con uno stato d’animo positivo. Avere pensieri negativi non giova. Pensare in modo pessimista agita il cuore, mette in allarme tutto il fisico. Il corpo avverte gli impulsi negativi partiti dal cervello e si mette in difensiva, si prepara per così dire a qualcosa di negativo, che a questo punto può anche non accadere, ma ormai l’allarme è lanciato, inarrestabile. Quando siamo tesi i muscoli sono tirati, spesso accusano crampi, lo stomaco digerisce poco e male, se siamo molto stressati possiamo anche vomitare, i capelli sono elettrici difficili da pettinare, gli occhi sono opachi, annebbiati stentiamo quasi a vedere per lo stress e la rabbia. La tensione continua, il nervosismo non fanno bene al corpo, lo debilitano, lo aggrediscono. Il corpo cerca di difendersi ma spesso si lascia sopraffare dal nostro stato d’animo. Quando siamo nervosi tendiamo a dimenticare le cose, e la memoria vacilla, ha enormi buchi. In uno stato di forte stress possiamo persino balbettare, perdere la favella, dimenticare la via dove abitiamo. I ricordi dolorosi rievocati di continuo possono crearci uno stato d’animo negativo che va a incidere direttamente sul nostro stato psico-fisico. La paura ci provoca l’ansia, la tachicardia, il respiro affannoso. Pensare negativamente in modo pessimista ci avvelena i bellissimi momenti della vita e ci fa vedere tutto nero. Ci sono malattie che sono causate da questi stati depressivi. Gli stessi malati oncologici vengono invitati ad avere pensieri positivi, a combattere volitivi senza lasciarsi andare alla deriva. Nei vari reparti di oncologia vengono invitati clown, specie in quelli dei bimbi, per spingere le persone a sorridere, se non proprio a ridere. Le mamme stressate dal parto vengono subito invitate a rialzarsi dal letto e a truccarsi. Lo stato trasandato, la trascuratezza nell’abbigliamento non sono di stimolo a una persona provata dal destino, dalla malattia, da un incidente. Una volta caduti bisogna essere subito pronti a rialzarsi in piedi. Non serve pensare a un futuro negativo e vivere ne timore che si verifichi. Bisogna agire, lottare con la spada lucente e soprattutto con pensieri positivi, leggeri come farfalle. Le questioni non vanno affrontate di petto ma con il sorriso sulle labbra, anche se è e sarà un sorriso rassegnato, ma pur sempre un sorriso.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.