Linguaggio

La nostra epoca cerca la pace, l’armonia, il rispetto reciproco, la salvezza. I giovani soprattutto difendono la solidarietà, l’ospitalità. Ci sono giovani che si battono lucidamente per i diritti. Invadono le strade con i cortei per reclamare un diritto sacrosanto. Il grido dei giovani è un crescendo di voglia di riscatto per tutti. Per i giovani tutti devono avere una opportunità, tutti meritano rispetto. Il loro è un senso di umanità moltiplicato all’infinito che ci fa ben sperare. I giovani odiano il rancore, bandiscono la sofferenza gratuita, detestano la rabbia, la violenza in generale. Loro vogliono costruire una esistenza senza distinzioni, senza discriminazioni. Sono ideali  che sorprendono per la loro rilevanza. I giovani detestano le rivalità, i  soprusi, i rimpianti, i malumori, i livori, gli odi di classe.

Il linguaggio assoluto della sensibilità radiosa  sembra pervadere tutti i giovani. E’ una fortuna avere simili giovani nella società. Loro possono impedire ricatti, discriminazioni semplicemente con  la forza delle idee.

Poi stranamente a un certo punto notiamo delle discrepanze. Ci sono giovani che si assentano per il compleanno della madre, che dopo un piccolo incidente urbano aggrediscono l’anziano con cui si sono scontrati con parole di fuoco, offensive, brucianti. Ci sono poi quelli che abbandonano una fidanzata solo perché a causa di una cura è divenuta più grassa. Molti giovani mancano di rispetto, di discrezione verso gli anziani. La limpidezza del loro messaggio universale di pace si offusca. Nessun rispetto per chi soffre, solo cinismo.

Il linguaggio della sensibilità sembra svanito, solo pochi lo conoscono. Allora le lotte per la libertà e i diritti naufragano, risultano sprecate.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.