La parola spirito viene dal verbo latino spirare, nel senso di soffiare, alitare ecc a cui corrisponde il greco pneuma che ha significato equivalente. Per molti filosofi, storici, studiosi lo spirito sarebbe la forza vitale che vitalizza il corpo, distinta da esso ma che dialoga con il corpo. Il soffio vitale sarebbe però diverso dall’anima. L’uomo non sarebbe fatto solo di corpo e anima ma anche di spirito che pervade l’organismo. Lo spirito individuale che non si manifesta palesemente sarebbe poi legato in simbiosi con lo spirito universale, ossia il principio originario dell’universo, invisibile e impalpabile. Secondo alcuni trattati che hanno affrontato questa materia complicata lo spirito opererebbe una mediazione fra anima e corpo e sarebbe immateriale.
San Paolo individua lo spirito come lo spirito santo ma non tutti condividono questa tesi. Per molti studiosi l’anima sarebbe unica. Per altri esistono invece spiriti finiti e spiriti infiniti come gli angeli. Molti filosofi, come Kant, si sono soffermati e citano il concetto di spirito.
Negli ultimi tempi assistiamo a una rimessa in gioco dello spirito. Molte correnti di pensiero esistenzialiste sono anche spiritualiste.
Lo spirito sarebbe percepito dagli umani come anima ma non sarebbe esatto. L’anima è un’altra cosa. Quindi al momento del trapasso mentre lo spirito raggiungerebbe l’aldilà direttamente, l’anima indugerebbe ancora e sarebbe lei quella che apparirebbe in sogno e nelle visioni dei defunti.
Ester Eroli