Lorenzo il Magnifico, una vita magnifica

Spesso ci torna alla mente il più bel canto rinascimentale in assoluto:” quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza”, composto da quello che fu definito l’ago della bilancia, l’equilibratore delle sorti d’Italia: Lorenzo il Magnifico. A un certo punto Lorenzo è considerato il salvatore di Firenze. Ci viene spontaneo domandarci il perché di tanta influenza. In realtà a portare la famiglia Medici in primo piano è il dominio economico. I medici si sono guadagnati una posizione come banchieri controllando gli affari della città. Il passaggio dalla prevalenza economica a quella politica avviene in modo naturale, immediato. Non dobbiamo dimenticare che Firenze era una città dedita al commercio. Lorenzo, grazie al padre, giovanissimo fa i primi passi in politica facendosi apprezzare e scatenando la gelosia dei rivali. La potenza dei medici da fastidio a molti. I medici progrediscono anche grazie all’appoggio influente di altre grandi famiglie, non è un caso che Lorenzo sposa, per volere paterno, Clarice Orsini. Gli Orsini sono una famiglia ricca e in vista. Lorenzo all’età di ventuno anni è già a capo di una perfetta organizzazione bancaria e una conseguente posizione politica. Alle famiglie di appoggio Lorenzo elargisce notevoli posizioni politiche. Lorenzo ha il controllo delle nomine e degli incarichi più prestigiosi nella burocrazia. Grazie alla influenza politica, alla ricchezza economica Lorenzo diventa consigliere papale e celebre mecenate. Lorenzo si circonda di dotti e artisti, filosofi come lo stesso Pico della Mirandola. Il potere dei Medici cresce a dismisura e circolano voci di un uso improprio di denaro pubblico per fini privati. Naturalmente non ci sono prove. L’attività bancaria dei Medici va a gonfie vele anche perché lo stesso papa ha preso i Medici come suoi banchieri di fiducia. Ci rendiamo conto che una vita per così dire “magnifica” fatta di feste, viaggi, incontri si realizza solo all’ombra della politica. Tuttavia un politico non è nessuno se non ha le spalle coperte da una solida posizione economica.

 

Ester Eroli

 

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